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Il dono, al Lido di Venezia il film sul volontariato di Massimo Pieraccini

A capo del Nucleo operativo della Protezione Civile, Pieraccini realizza il trasporto di organi vitali, spostandosi in tutto il mondo. Testimonial della presentazione nel corso del Festival di Venezia, Paolo Bonolis

Massimo Pieraccini

Alla 76esima Mostra internazionale d’arte cinematografica, che si sta tenendo in questi giorni al Lido di Venezia, oltre ai tanti eventi glam e da tappeto rosso, anteprime e grandi star, c’è spazio anche per parlare anche di iniziative benefiche.

L’esperienza di Massimo Pieraccini, cinquantaseienne fiorentino che da anni si occupa, come volontario, del trasporto di organi che salvano la vita, è infatti al centro del documentario Il dono, di Dario Acocella, che sarà presentato lunedì 2 settembre (ore 18.00), all’Italian Pavillon dell’Hotel Excelsior, al Lido di Venezia.

Il film Il dono nasce per iniziativa dell’associazione Onlus Linfoamici, attiva nel supportare chi si trova a combattere  la propria battaglia personale contro il cancro, con il contributo di Esso Italiana Srl e il sostegno e supporto del Rotary Club Roma Cristoforo Colombo.

Ad essere raccontati sono i viaggi di Massimo Pieraccini, a capo di un’associazione benefica del Nucelo Operativo di Protezione Civile, per trasportare gli organi destinati ai trapianti, in particolare quelli di midollo osseo. Viaggi che Massimo Pieraccini realizza, insieme agli altri volontari dell’associazione, spostandosi da un paese all’altro, senza percepire alcun stipendio o altra forma di retribuzione, se non quella di una enorme soddisfazione personale nel salvare le vite delle persone che di quegli organi hanno estrema necessità. Il Nopc (Nucleo Operativo Protezione Civile) ha festeggiato 25 anni di attività nell’agosto 2018, con un bilancio di vite salvate che sfiorava le 10.000 unità. Una lista che segna traguardi importanti nella salvaguradia delle vite umane, che cresce ogni giorno, grazie all’operato di quelli che sono stati definiti “gli angeli dei trapianti”.

Il film è pertanto il racconto di una umanità ancora degna di definirsi tale, di altruismo e generosità, a cominciare da chi decide di donare, consentendo ad altri esseri umani di sopravvivere. A comporlo, insieme alla testimonianza di Pieraccini, le interviste di chi, grazie a quegli organi, ha potuto continuare a vivere.

Alla presentazione nel corso del festival del cinema di Venezia di lunedì 2 settembre saranno presenti il regista, Dario Acocella, la presidente dell’associazione Linfoamici, Anna Milici, insieme ad un ospite d’eccezione, il condutture televisivo Paolo Bonolis, che ha preso a cuore una causa a scopi benefici molto importante, in un paese come l’Italia, nel quale il numero dei donatori è tra i più bassi in Europa, e che sarà anche il testimonial del calendario solidale di Linfoamici 2020.

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