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Il futuro della nuova Gkn: il neo proprietario Borgomeo presenta il piano

Illustrato al Ministero il cronoprogramma per la ripartenza: sul tavolo la ricerca di nuovi investitori e ammortizzatori sociali

GKN

Mettere la parola fine al licenziamento collettivo, attivare gli ammortizzatori sociali e guardare finalmente avanti. La Gkn di Campi Bisenzio oggi non appartiene più al fondo Melrose, ma è Qf spa, del gruppo di Francesco Borgomeo. Il 29 dicembre si è tenuto a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, il primo tavolo con la nuova proprietà, per illustrare i passaggi futuri che riconvertiranno nei prossimi mesi lo stabilimento di componentistica auto, teatro da mesi di una importante lotta operaia che ha coinvolto istituzioni ma soprattutto cittadini.

“Abbiamo compiuto un primo primo grande passo, l’inizio di un percorso”, ha affermato Alessandra Todde, viceministra per lo Sviluppo economico.  “La Gkn Driveline di Campi Bisenzio – ha ricordato Todde – non appartiene piu’ al fondo inglese Melrose. Qf Spa, del Gruppo Borgomeo, ha finalizzato l’acquisto del 100% dello stabilimento. Con questo risultato mettiamo la parola fine al rischio licenziamenti. Inoltre, l’azienda ha ritirato la messa in liquidazione e ha ritirato l’impugnazione contro il ricorso vinto dai sindacati sulla vecchia procedura di licenziamento”. Al tavolo c’era anche il presidente Eugenio Giani, con l’assessora Alessandra Nardini, il consigliere per il lavoro Valerio Fabiani, il capo di gabinetto Paolo Tedeschi e l’intera struttura dell’Unità di crisi.

Il piano per ripartire

Tre ore di incontro, per illustrare quelli che saranno i passi necessari a costruire il futuro dello stabilimento di Campi Bisenzio e che dovranno necessariamente passare per la ricerca di un nuovo proprietario di maggioranza. Al momento ce ne sono due o tre all’orizzonte, da finalizzare antro la primavera per poi proceere alla cessione entro l’estate 2022. Al contempo sarà garantito la manutenzione dello stabilimento e la formazione dei lavoratori. Prevista anche la cassa integrazione da gennaio.

Dal canto suo, la Regione ha confermato il proprio supporto in particolare sulla formazione del personale, legata anche alla necessità della manutenzione straordinaria e ordinaria dell’impianto. Condivisione è stata espressa per la proposta presentata dai sindacati nazionali di un accordo quadro che stabilisca tempi e impegni per affrontare questa fase di transizione e per l’appello rivolto a Borgomeo affinché il processo di ripartenza includa anche i lavoratori degli appalti

 

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