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Il museo Carnielo diventa la casa dell’Accademia di Belle Arti

L’immobile destinato alle attività didattiche dopo un intervento di riqualificazione da un milione di euro

Il museo Rinaldo Carnielo - © FAI

L’Accademia delle Belle arti di Firenze ‘trova casa’ al museo Carnielo: rimarrà qui per 50 anni a titolo gratuito e si impegnerà a riqualificare a proprie spese sulla base dei progetti definiti dal Comune per una cifra stimata sul milione di euro. Una novità che consentirà al pubblico di poter tornare ad ammirare le opere della Galleria Rinaldo Carnielo. È quanto prevede il protocollo firmato da Comune, Accademia delle Belle arti e Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio alla presenza dell’assessore al patrimonio immobiliare Alessandro Martini, il presidente dell’Accademia Carlo Sisi e il soprintendente Andrea Pessina. In prospettiva si punta alla sottoscrizione di un accordo di valorizzazione e relativo programma tra il Comune, l’Accademia delle Belle arti e la Soprintendenza.

Il museo Rinaldo Carnielo – © FAI

E’ singolare che l’accademia trovi la sua nuova sede nella casa studio dell’artista Rinaldo Carnielo che fu, tra l’altro, suo allievo. Oggi all’interno della Galleria sono conservate oltre trecento sculture dell’artista, insieme ad alcuni dipinti realizzati da pittori a lui contemporanei e che collezionò con passione: Silvestro Lega, Michele Gordigiani e Arturo Calosci. La Galleria fu ristrutturata nel 1911-1912, si nota nei dettagli l’influenza secessionista.

Per volere dei discendenti dello scultore si puntò a trasformare l’immobile in un monumento in memoria di Rinaldo Carnielo e della sua arte. Questo spiega la scelta dei cartigli disseminati sulla facciata, con varie iscrizioni: Non omnis moriar, Onorate l’arte che è vita della vita; Per aspera ad astra. Nel 1957, grazie al legato del figlio di Rinaldo, Enzo Carnielo, lo stabile e la Galleria sono passati al Comune di Firenze. Oltre alle opere dell’artista, nel corso del tempo ha ospitato studi d’artista al primo piano, tra cui anche quello di Primo Conti.

L’accordo per il museo Carnielo

Questo protocollo è il punto di arrivo di un lungo lavoro e al tempo stesso di partenza di un percorso che consentirà un recupero sia strutturale che funzionale del Museo Carnielo – dichiara Martini -. Si tratta di una delle molte risposte dell’Amministrazione nell’ambito della valorizzazione del patrimonio culturale e immobiliare comunale. Grazie alla collaborazione siglata l’edificio sarà riqualificato e resterà di utilizzo pubblico con l’utilizzo da parte dell’Accademia delle Belle Arti in aggiunta alla sede storica. E inoltre consentirà la riapertura del museo, ormai chiuso da molto tempo, alla cittadinanza“.

In dettaglio, spiega Palazzo Vecchio, il Comune trasferisce all’Accademia l’immobile di piazza Savonarola con una concessione di uso gratuito per 50 anni. Dal canto suo l’Accademia, che utilizzerà l’immobile per le proprie attività didattico-artistiche, si impegna a realizzare a proprio carico una serie di interventi di riqualificazione e adeguamento funzionale e a provvedere, per l’intero periodo della concessione, alle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria e di gestione dell’immobile.

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