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Il Premio Campiello fa tappa a Firenze per la rassegna Intemporanea

Dal 5 al 23 settembre ospiti al festival letterario scrittori come Nicola Lagioia, Edoardo Albinati,  Costanza DiQuattro e Andrea Pomella

Lo scrittore Nicola Lagioia

Dal 5 al 23 settembre a Firenze torna Intemporanea, la rassegna letteraria ideata e diretta da Pinangelo Marino, con un importante programma composto da omaggi, eventi speciali e dalle anteprime delle principali uscite editoriali dell’autunno. Tra le novità la tappa fiorentina del Premio Campiello 2022 con il vincitore della 60a edizione (che sarà annunciato il 3 settembre a Venezia) ma anche un elogio della letteratura, da Omero ai giorni nostri di Nicola Lagioia, un omaggio a Clarice Lispector e alla rivista Frigidaire.

Sette appuntamenti in sette luoghi diversi

Sette appuntamenti in sette luoghi diversi per un viaggio nella letteratura che attraversa la città, dai musei alle biblioteche. utti gli eventi sono a ingresso gratuito con prenotazione.
Lunedì 5 settembre, alle ore 18, in Piazza delle Murate, la rassegna aprirà con un omaggio a Clarice Lispector, una delle scrittrici brasiliane più importanti del XX secolo, in occasione dell’uscita de “Il lampadario” (Adelphi) con gli interventi della scrittrice Lisa Ginzburg e della traduttrice Virginia Caporali.

Un altro omaggio sarà quello di martedì 6 settembre, alle ore 18.30, alla Manifattura Tabacchi: sarà presentata la serie podcast “FRIGO!!!” (Chora Media), alla presenza degli autori Nicolò Porcelluzzi e Ivan Carozzi. La serie racconta la storia della rivista-cult Frigidaire.

Venerdì 9 settembre, alle ore 18, sarà il Chiostro del Museo Novecento ad ospitare l’incontro con il vincitore della 60ª edizione del Premio Campiello, che sarà proclamato sabato 3 settembre a Venezia sul palco del Teatro La Fenice. La cinquina dei romanzi finalisti è composta da “Storie di alberi, donne, uomini” di Antonio Pascale (Einaudi), “Nova” di Fabio Bacà (Adelphi), “Stradario aggiornato di tutti i miei baci” di Daniela Ranieri (Ponte alle Grazie), “I miei stupidi intenti” di Bernardo Zannoni (Sellerio) e “Il Tuffatore” di Elena Stancanelli (La nave di Teseo).

Un omaggio alla letteratura di Nicola Lagioia

Scrittore fra i più apprezzati della scena italiana, premio Strega e direttore artistico del Salone del libro di Torino, Nicola Lagioia terrà una lectio dal titolo “Perché leggiamo certe storie. Un appassionato elogio della letteratura, da Omero ai giorni nostri”, lunedì 12 settembre, alle ore 18, al cinema La Compagnia.

Venerdì 16 settembre, alle ore 18, alla Biblioteca delle Oblate l’incontro è con il Premio Strega Edoardo Albinati in occasione del suo nuovo romanzo “Uscire dal mondo” (Rizzoli). Tre storie potentissime e umane che ci parlano di isolamento, in una narrazione che affonda nelle ossessioni del nostro tempo. In queste pagine Albinati prova a raccontare cosa accade quando ci rendiamo inaccessibili agli altri, oppure sono gli altri a confinarci su un’isola senza vie di fuga.

Martedì 20 settembre, alle ore 17, alla BiblioteCaNova Isolotto la giovane scrittrice di Ragusa Costanza DiQuattro, invita a sfogliare un nuovo album di famiglia con il suo nuovo libro, in uscita sempre per Baldini+Castoldi, “Arrocco siciliano”. Sullo sfondo del nostro mediterraneo sud, fra tradimenti e pozioni galeniche, si dipana una storia di fiducia e debolezza, paura e coraggio.

Venerdì 23 settembre, alle ore 17, alla Biblioteca Mario Luzi “Il dio disarmato” di Andrea Pomella, in uscita il 6 settembre per Einaudi, ci porta a sfogliare un altro album, quello di una storia italiana ancora incompresa: il rapimento di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse e il massacro dei cinque agenti della scorta. Ma questo non è un saggio. Lo scrittore manipola il tempo, il metodo è quello del realismo traumatico, lo stesso che usava Andy Warhol nelle sue immagini seriali: mettere in scena e replicare per sfiorare la verità. Non la verità storica, ma quella più sfuggente della percezione individuale e collettiva.

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