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Il Teatro della Toscana riapre le porte ed è pronto a ripartire dai giovani talenti

Presentati due mesi di eventi che mettono al centro i giovani, intanto si guarda già alla nuova stagione che comincerà a settembre

Stefano Accorsi, Tommaso Sacchi, Marco Giorgetti con i giovani del Teatro della Toscana_ ph. Filippo Manzini

Il Teatro della Toscana che riunisce il Teatro della Pergola di Firenze, il Teatro Era di Pontedera, il Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci e la Scuola di formazione Oltrarno riapre finalmente le sue porte e lo fa mettendo al centro del suo futuro i giovani, la lingua italiana, l’Europa, la Vecchia e Nuova drammaturgia e il Teatro civile e politico.

Un teatro che vuole essere del pubblico e della città, ricoprendo il ruolo di fattore attivo nella società, di motore della partecipazione critica agli eventi della società stessa e per fare questo ha scritto un Manifesto del Nuovo Teatro.

Protagonisti di questa rinascita saranno: Stefano Accorsi Direttore Artistico, Piero Maccarinelli, Charles Chemin, il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards, i diplomati del Corso per Attori ‘Orazio Costa’ e de l’Oltrarno di Pierfrancesco Favino, con il costante mantenimento dei rapporti di partenariato con Parigi, Roma, Milano, Atene, Palermo, Los Angeles, Napoli, Trieste.

“Ripartiamo consapevoli di una nuova identità di un nuovo rapporto col pubblico e col teatro. Il nostro teatro durante la chiusura ha riflettuto, ha lavorato, ha capito che bisognava cambiare. La vita ritorna con più di 60 giovani impegnati a lavorare sotto contratto e maestri che si adoperano per il nuovo teatro. Da oggi comandano i giovani, i giovani sono il futuro loro faranno il nuovo teatro, noi possiamo solo accompagnarli.” ha dichiarato Marco Giorgetti direttore generale Fondazione Teatro della Pergola.

Tommaso Sacchi assessore alla cultura del comune di Firenze ha aggiunto: “Oggi è una giornata storica per la città di Firenze. Siamo qui oggi con i compagni di viaggio che hanno tenuto duro in oltre 400 giorni di chiusura. Abbiamo fatto un percorso lungo con il governo e il Ministro Franceschini. Questo settore ha avvertito la crisi in un modo che non si vedeva dal secondo dopoguerra e oggi è una giornata di rinascita, una giornata in cui da Firenze diamo un segnale importante all’Italia da un teatro nazionale. Sono grato a tutti quelli che hanno reso possibile questa riapertura, siamo davvero carichi di emozione per quello che è la portata storia di una riapertura di questo genere.”

Il programma di maggio e giugno 2021

Si ricomincia con Stefano Accorsi che il 9 maggio al Teatro Era di Pontedera e il 10 maggio al Teatro della Pergola porterà in scena “Giocando con Orlando – Assolo”.

La mafia di Luigi Sturzo, adattamento e regia di Piero Maccarinelli sarà in prima nazionale il 13 e 14 maggio alla Pergola (in onda in prima serata il 29 maggio – ore 21:15 – su Rai Cinque, regia televisiva di Marco Odetto): un intreccio tra mafia e politica che ha anticipato la realtà attuale di oltre un secolo, con protagonisti i giovani del “vivaio” del Teatro della Toscana e dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma, avvio di una importante collaborazione tra le due istituzioni sul tema dei giovani e dell’avviamento e del perfezionamento al lavoro.

Il Workcenter Grotowski presenterà Sin Fronteras (Senza Frontiere), regia di Thomas Richards, in prima nazionale al Teatro Era il 15 maggio, il 16 maggio con Le Storie di Katie e l’anteprima di E il popolo canta, entrambi regia di Mario Biagini.

La donna volubile di Carlo Goldoni, regia di Marco Giorgetti, si terrà alla Pergola dal 19 al 23 maggio, con le attrici e gli attori de l’Oltrarno, la scuola di formazione del mestiere dell’attore diretta da Pierfrancesco Favino.

Infine in scena Pinocchio da Carlo Lorenzini, uno spettacolo di Pier Paolo Pacini, alla Pergola dall’1 al 6 giugno e al Teatro Era l’8 giugno con i diplomati del Corso per Attori ‘Orazio Costa’.

Uno sguardo sulla prossima stagione

All’orizzonte si delinea già la prossima stagione per 2021/2022 che dovrebbe iniziare prima del solito già a settembre. Sul tema Giovani/Maestri e formazione si rafforza e struttura il rapporto con Giancarlo Sepe che aprirà la stagione della Pergola con The Dubliners da James Joyce e avvierà la sua Officina Americana, una Facoltà della Ricerca Teatrale su testi della cultura americana: l’avviso pubblico di selezione esce oggi.

Si inaugura inoltre un processo produttivo che va dal teatro al mezzo multimediale e digitale, con protagonisti, accanto ai nostri giovani, artisti di riferimento della scena nazionale come Elio Germano in Così è (o mi pare) – Pirandello in Vr, riscrittura per realtà virtuale da Luigi Pirandello, e in Paradiso 33, ispirato alla Divina Commedia di Dante con Teho Teardo, direttori creativi Simone Ferrari e Lulu Helbaek. È questo l’inizio di un cammino ideativo comune, fortemente voluto dal Direttore Artistico Stefano Accorsi.

Teatro della Pergola

Il Manifesto per un Nuovo Teatro

1 – Il Teatro d’arte nasce dal rapporto tra giovani e maestri: trasmissione e scambio sono i principi su cui si fonda ogni realizzazione.
2 – La materia prima testuale è la letteratura italiana, la lingua italiana in ogni sua forma e declinazione per un teatro di parola.
3 – La dotazione economica per ogni realizzazione sarà delimitata, limitata e sempre uguale.
4 – Ogni attore è chiamato a sperimentarsi in ogni mestiere del fare teatro per divenire strumento totale, creative e consapevole di un teatro nuovo.
5 – Costumi, scene e apparati sono realizzati dal Laboratorio d’arte del Teatro della Pergola.
6 – Rigore, umiltà, integrità e sincerità sono il metro di valutazione di ogni realizzazione, decisivi per la sua messa in scena

 

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