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Incendi: 3 milioni di danni alle aziende agricole nel 2022

La scorsa estate sono bruciati 3mila ettari tra boschi e terreni. Entro il 31 maggio le imprese possono chiedere contributi per i danni subiti

Incendio a Limano (Lu)

Ammontano a 3 milioni di euro i danni subiti dalle aziende agricole della Toscana negli incendi della scorsa estate, dove sono andati in fumo oltre 3mila ettari tra boschi e terreni, compresi vigneti, oliveti, pascoli e raccolti, secondo le stime di Coldiretti.

Il bando per sostenere gli agricoltori

Adesso le aziende agricole della provincia di Grosseto, Pisa, Lucca e Firenze hanno tempo fino al 31 maggio per presentare le domande per i contributi per il ripristino dei danni alle strutture aziendali e alle coltivazioni.

Il bando della Regione Toscana, infatti, prevede un sostegno a copertura degli investimenti per il ripristino dei terreni agricoli e del potenziale produttivo agricolo e zootecnico distrutti o danneggiati dei roghi che si sono verificati nei mesi di luglio ed agosto nelle province di Grosseto, Pisa, Lucca e Firenze e per i quali il Ministro dell’agricoltura ha riconosciuto formalmente il carattere di avversità atmosferica assimilabile a calamità naturale

“Si tratta di risorse importanti destinate esclusivamente alle imprese agricole che, previa domanda, possono ottenere per ripristinare i danni agli impianti arborei così come alle strutture. Le imprese agricole sono tra le attività economiche sicuramente più colpite dagli incendi. Sono un centinaio tra Grosseto, Pisa, Lucca e Firenze” spiega il presidente di Coldiretti Toscana Fabrizio Filippi.

2,7 milioni di euro per le imprese danneggiate

In tutto il bando della Regione destina 2,7 milioni di euro per coprire i costi di ripristino e ristrutturazione delle strutture aziendali danneggiate o distrutte dai roghi, che hanno interessato i comuni di Greve in Chianti, Montaione, Cinigiano, Gavorrano, Manciano, Scansano, Bagni di Lucca, Massarosa, Camaiore e Vecchiano.
La domanda di aiuto deve essere presentata esclusivamente mediante procedura informatizzata impiegando la modulistica disponibile sulla piattaforma gestionale dell’anagrafe regionale delle aziende agricole gestita da ARTEA entro le ore 13 del 31 maggio.

“Il 2022 è stato un anno tragico dal punto di vista dei roghi con 601 incendi. È una ferita che il bosco, il pascolo, le colture agricole e le imprese si portano dietro per molto tempo. Per un lungo periodo in queste aree l’attività agricola non può essere condotta – aggiunge Fabrizio Filippila presenza degli agricoltori nei territori che sono stati investiti dal fuoco ha limitato i danni e permesso ai soccorsi di spegnere le fiamme più rapidamente. Laddove invece i terreni erano abbandonati il fuoco, sospinto anche dal vento, ha trovato le condizioni ottimali per crescere e diventare ancora più pericoloso. Il ruolo di sentinelle dei nostri agricoltori può crescere nella nostra regione. Sono il primo fronte e possono fornire quella tempestività e conoscenza del territorio che può fare la differenza a salvare un ettaro di bosco o scongiurare che le fiamme lambiscano gli abitati”.

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