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Incendio in Maremma: le vigne sono salve, resta attivo solo un focolaio

Da un primo sopralluogo effettuato Coldiretti Toscana parla di un “monitoraggio pesantissimo per l'agricoltura delle belle colline di Cinigiano”

L’incendio a Cinigiano

L’incendio scoppiato domenica scorsa nel territorio di Cingiano (Grosseto), devastando 750 di ettari di boschi e campi, non ha provocato vittime, né danni importanti a strutture e colture dell’aziende vinicole dell’area di produzione della Doc Montecucco che ricade proprio nel comune maremmano.

Lo rende noto lo stesso Consorzio tutela vini Montecucco vino, rilevando che il tempestivo intervento dei vigili del fuoco e del Vab Vigilanza antincendi boschivi, nonché della Protezione civile ha aiutato le operazioni di evacuazione di tutti gli abitanti del paese, sia in via precauzionale sia perché il fumo ha reso irrespirabile l’aria.

“La nostra solidarietà va alla famiglia che ha perso la casa e a tutti gli agricoltori che hanno subìto danni alle coltivazioni, agli annessi e alle produzioni”, ha dichiarato il Consorzio in una nota spiegando anche che “non è soltanto un caso che vigneti e campi coltivati non siano stati colpiti dalle fiamme: rilevante infatti l’intervento dei produttori e degli agricoltori della zona che hanno contribuito a domare parte degli incendi e ad evitare che si propagassero ulteriormente, arginando letteralmente il fuoco e salvando le proprie colture. Utilissima la presenza degli invasi della Tenuta ColleMassari, che hanno consentito un rapido prelievo di acqua da parte dei mezzi antincendio”.

“Ora più che mai diventa necessario semplificare le procedure per la realizzazione di invasi, per contrastare l’emergenza idrica provocata dai cambiamenti climatici e che affligge il nostro comparto – ha aggiunto Giovan Battista Basile, alla guida del Consorzio -. Sono ormai innumerevoli le segnalazioni da parte delle nostre aziende che nelle ultime stagioni produttive, per far fronte alla morsa della siccità, sono obbligate ad intervenire regolarmente sui campi e in vigna con irrigazione di soccorso”.

Intanto continua la fase di controllo dell’incendio di Cinigiano dove prosegue il monitoraggio con squadre pronte a intervenire.

“Al momento un solo focolaio oggetto di intervento di raffreddamento nella zona di Formiconeha detto la sindaca di Cinigiano Romina Sani -. È stata effettuata la verifica del perimetro complessivo e la zona bruciata non si è completamente raffreddata”.

“Le tre famiglie che erano state evacuate sono state fatte rientrare nelle abitazioni – ha aggiunto -. Si raccomanda di rispettare l’ ordinanza sindacale in vigore nel rispetto delle disposizioni Aib di tenere sempre pulita intorno alle proprie abitazioni una fascia di 30 metri. Rimangono disservizi di telefonia fissa e mobile e internet, i tecnici stanno lavorando. In serata la strada provinciale 17 Voltina sarà riaperta quando saranno terminati i lavori di messa in sicurezza delle piante su strada. Proseguiranno i lavori di somma urgenza a traffico aperto nelle scarpate”.

Intanto da un primo sopralluogo effettuato, Coldiretti Toscana parla di un “monitoraggio pesantissimo per l’agricoltura delle belle colline di Cinigiano” dove è evidente come “la cura del territorio sia il primo antidoto contro gli incendi. Laddove le imprese agricole sono presenti e tengono puliti i terreni il fuoco è stato spento rapidamente. Laddove invece i terreni sono abbandonati il fuoco, sospinto anche dal vento, trova le condizioni ottimali per crescere e diventare ancora più pericoloso per la popolazione e la biodiversità facendo salire il conto dei danni per l’economia ed il turismo. Ora servono aiuti per consentire a queste imprese di ripristinare al più presto la produttività aziendale”.

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