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Inclusione sociale, in arrivo 91 milioni di euro per finanziare 131 progetti in tutta la Toscana

Le risorse rientrano nella Missione 5 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con l’obiettivo di sviluppare progetti per rafforzare i servizi social della nostra regione

L’assessora Serena Spinelli

Non solo infrastrutture, in Toscana sono in arrivo oltre 91 milioni di euro di risorse Pnrr per finanziare ben 131 progetti dedicati a favori l’inclusione sociale di soggetti fragili e vulnerabili. Le idee progettuali, inserite nella missione 5 del Piano Nazionale di ripresa e resilienza, che saranno destinatarie delle risorse serviranno a realizzare interventi di rafforzamento dei servizi per le famiglie in difficoltà, di sostegno alla vita autonoma e indipendente delle persone anziane o con disabilità, di rafforzamento dei servizi socio-sanitari.

I progetti

Le attività finanziate riguardano in primo luogo i percorsi di autonomia di persone con disabilità (37 idee progettuali finanziate per 26.405.000 euro), e quelli di persone non autosufficienti (8 per 19.680.000 euro), il sostegno alle situazioni di povertà estrema (40 per 33.800.000), il sostegno alle capacità genitoriali e la prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini (20 per 4.230.000), il rafforzamento dei servizi sociali per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire l’ospedalizzazione (13 per 4.290.000) e infine il rafforzamento dei servizi sociali e la prevenzioni e del fenomeno del burn out degli operatori (13 per 2.730.000 euro).

Estremamente soddisfatto il presidente Eugenio Giani che ha, così, commentato: “Siamo molto contenti di avere ottenuto una cifra così consistente nell’ambito di una linea di finanziamento del Pnrr, che si caratterizza come il Piano non solo utile alle grandi opere ma anche come risorsa per coloro che vivono situazioni di disagio. Siamo nell’ambito della Missione 5, e quindi del contrasto alle disuguaglianze: si parla di infrastrutture sociali, famiglie, terzo settore. Attraverso il lavoro oggettivamente molto importante dell’assessora Spinelli nel coordinamento tra Regione e Anci, che ha visto protagonisti i Comuni, la Toscana arriva ad aggiudicarsi 91 milioni a sostegno di interventi sulla capacità genitoriale, l’autonomia degli anziani non autosufficienti, il rafforzamento dei servizi sociali e la prevenzione del burn out degli operatori, i percorsi di autonomia di persone con disabilità, la povertà estrema”.

Collaborazione tra Regione e territori

La Regione ha, infatti, avuto il ruolo chiave di fare squadra e promuovere i contenuti e le modalità di partecipazione al bando nazionale. Questo ha dato i suoi frutti con una risposta significativa all’avviso. Le idee progettuali considerate idonee e finanziate sono state 131. Tutte le domande presentate dai territori toscani secondo i termini stabiliti dall’avviso pubblico sono state accolte. E anche per i progetti risultati idonei ma non finanziati per mancanza di risorse sul Pnrr (in tutto 23) la porta è rimasta potenzialmente aperta: il Ministero delle politiche sociali potrà attivare finanziamenti aggiuntivi attraverso la riprogrammazione di eventuali fondi disponibili o l’inserimento nella programmazione dei fondi strutturali europei.

La logica che sostiene l’intero impianto del Pnrr  – ha aggiunto Serena Spinelliè quella della riduzione delle disuguaglianze, tra contesti territoriali, tra diversi sistemi di organizzazione ed erogazione dei servizi e soprattutto tra le persone. A partire da questo presupposto si comprende come i temi della coesione e dell’inclusione sociale, debbano assumere un ruolo centrale e trainante. Oggi, dall’incontro del Pnrr con la programmazione ordinaria, abbiamo la prospettiva di cospicue risorse per investimenti infrastrutturali, sia per servizi sociali che sanitari, per il contrasto alle povertà, per la costruzione di una vita in autonomia delle persone con disabilità. Abbiamo quindi di fronte opportunità inedite per il rafforzamento dei nostri servizi sociali e sociosanitari, a programmare e fornire interventi e servizi integrati, in grado di supportare adeguatamente progetti di vita, di rispondere ai bisogni delle persone e di riconoscerne i diritti, le aspirazioni e che possano produrre miglioramenti tangibili e diffusi”.

Secondo il cronoprogramma ora dovranno essere firmate le convenzioni con le Zone distretto e definiti i progetti che, come previsto dalle tempistiche del Pnrr, dovranno essere completati entro il marzo del 2026.

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