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La startup pisana “Inta Systems” produrrà microchip diagnostici

Lo spin off è stato fondato nell’aprile scorso da tre ricercatori con l’intento di rivoluzionare il mondo della diagnostica portatile di alta precisione

Microchip

Inta Systems è il primo spin-off del Laboratorio Nest della Normale di Pisa e Cnr-Nano, a meno di un anno dalla sua costituzione, chiude il suo primo round di investimento con 350mila euro da Eureka! Venture Sgr, società di venture capital indipendente focalizzata esclusivamente su investimenti in deep tech, e da A11 Venture srl, holding di partecipazioni che investe nel capitale di startup innovative.

Lo rende noto l’istituzione accademica pisana precisando che “Inta System ha sviluppato un laboratorio on-chip diagnostico chiamato Braiker, già vincitore di numerosi premi nazionali per tecnologie innovative”.

Fondato nell’aprile scorso da tre ricercatori con l’intento di rivoluzionare il mondo della diagnostica portatile di alta precisione, lo spin off ora, spiega l’ad di Inta, Matteo Agostini, “grazie ai finanziamenti ricevuti potrà velocizzare il percorso di crescita per arrivare rapidamente allo sviluppo e alla commercializzazione della nostra tecnologia: il contributo dei fondi di investimento sarà fondamentale per intraprendere al meglio il trasferimento tecnologico Università-industria e creare nuove opportunità di sviluppo professionale e commerciale”.

Il dispositivo portatile verrà applicato per il rilevamento di biomarcatori di traumi cerebrali da analisi del sangue rapide e verranno sviluppate anche altre applicazioni come la rilevazione veloce di virus e batteri on-chip.

Secondo Fabio Beltram, direttore del Laboratorio Nest, quella di Inta è “una tecnologia innovativa che, in un ambiente veramente multidisciplinare come il nostro, è stata raccolta e rilanciata da brillanti ricercatori, mettendo a punto un’architettura di diagnostica biomedica di assoluta originalità e grande potenziale”. 

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