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La cura dell’arte, le opere si vedono anche attraverso il tatto

Percorsi al buio per i visitatori con la mostra-evento in programma al complesso Santa Maria della Scala a Siena

Curaarte

Le opere nate attraverso il tatto sono le protagoniste della mostra-evento ‘La cura dell’arte‘ in programma al complesso museale Santa Maria della Scala a Siena da giovedì 8 giugno a domenica 11 giugno. Saranno proposti ai visitatori dei percorsi al buio per far scoprire e sperimentare quanto il tatto sia diverso dalla vista. Due mondi paralleli che possono, anzi dovrebbero, incontrarsi e integrarsi più spesso soprattutto attraverso l’arte.

L’esposizione, progettata dal Centro Ricerche Europeo Terapia Espressiva Crete di Firenze in collaborazione con Uici sezione Siena, Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala e Istituto Sarrocchi di Siena, è dedicata al percorso di ‘cura’ e attenzione all’altro e alla condivisione della conoscenza sviluppati nell’ambito dei laboratori plastici di Arteterapia.

Attività condotte nel triennio 2021-2023, sia nel percorso didattico ‘Statue in fuga al… Sarrocchi‘, ed è arricchita dalle opere della pittrice Giada Varricchio. L’attenzione e passione, con cui gli studenti dell’Istituto hanno tradotto in bassorilievi e pannelli tattili famose opere d’arte e architetture, ha fatto in modo che anche chi non può vedere con gli occhi, possa ‘vedere’ con le mani.

Anche al Santa Maria della Scala è presente un percorso tattile, ad oggi costituito da alcuni rilievi tattili di opere esposte nel museo che sono stati realizzati dagli studenti della sezione di scultura del liceo artistico Duccio di Buoninsegna guidati da Emanuela Fucecchi e da immagini in nero e a rilievo di alcuni dei principali monumenti cittadini progettati con la sezione senese dell’Uici e prodotti grazie alla collaborazione di Rotary Siena Est.

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