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La natura, la musica e le voci: nasce in Toscana il primo Festival del suono

All’interno di “Collinarea”, tra i borghi di Lari e Santa Luce, ci saranno eventi e incontri tra scienza e arte: 25 spettacoli, 9 concerti e 7 prime

Il bellissimo borgo di Lari sulle colline pisane - © Marco Taliani de Marchio

Dalla voce ai suoni della natura, dalla musica classica all’elettronica, per imparare ad ascoltare, ma anche per avere maggiore consapevolezza di quanto il suono sia determinante nella nostra vita e di come l’inquinamento acustico sia un problema (è il secondo inquinante al mondo). Nasce in Toscana il primo “Festival del Suono” in programma dal 14 al 17 luglio tra Lari e Santa Luce

Ideato e curato da Mirco Mencacci,  il Festival del Suono è la grande novità della 24esima edizione della storica rassegna fondata da Loris Seghizzi, che si chiamerà così “Collinarea Festival del suono”.

“Quest’anno Collinarea si impreziosisce ulteriormente –  ha commentato l’assessora regionale Alessandra NardiniLa nascita del primo Festival del Suono in Toscana, i numerosi ed interessantissimi workshop, incontri, spettacoli, concerti compongono un programma davvero ricco ed eterogeneo che si snoda tra i bellissimi borghi di Lari, con il suo Castello, e Santa Luce. Rivolgo i miei complimenti alle organizzatrici e agli organizzatori del Festival, che con il loro impegno contribuiscono alla qualità delle proposte culturali e artistiche che animano l’estate in Toscana, e alle amministrazioni comunali che sostengono Collinarea”.

Il programma

Ci saranno incontri con sound designers, scienziati, medici e ricercatori, con un cartellone di ben 25 spettacoli, 7 prime assolute, 4 eventi unici e 9 concerti dei grandi maestri della musica contemporanea, per promuovere una cultura dell’ascolto consapevole e di qualità. Dal violoncellista Giovanni Sollima al mago del theremin Vincenzo Vasi, dal serpentone di Michel Godard al vibrafono di Pasquale Mirra, dalla chitarra classica di Fabio Montomoli, al pop di Bobo Rondelli, dall’attrice Valentina Carnelutti al compositore e sound designer statunitense Douglas Quin.

E ancora Paolo De Bernardis, il “fonico dell’universo” che per primo ha mappato la radiazione cosmica del Big Bang; Carlo Ventura, scienziato e professore di biologia molecolare studioso degli influssi della musica sulle cellule staminali; Gianni Pavan, ricercatore del Centro Interdisciplinare di Bioacustica e Ricerche Ambientali dell’Università di Pavia; Michael Payne storico direttore della Reuters, oggi direttore e co-sviluppatore insieme a Mirco Mencacci del centro di ricerca multidisciplinare sul suono, rumore e vibrazione “Sonyc Research Ltd; Igor Fiorini (VDM Group) che presenta la nuova filosofia del movimento culturale SlowSound con i suoi workshop e incontri sull’educazione all’ascolto.
Il Festival del Suono conferirà il “Premio Sonic Award” al miglior progetto sonoro per qualità, originalità, ricerca, innovazione, immersività, purezza.

Qui il programma completo.

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