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La Regione chiede un commissario per il Corridoio Tirrenico

L’assessore Baccelli ha chiesto l’inserimento dell’opera nel Dpcm: “Velocizzarne il completamento”. Ad oggi sono tre le infrastrutture toscane nel decreto semplificazioni

Un commissario per il Corridoio Tirrenico, per velocizzare la realizzazione di un’opera strategica a livello regionale e nazionale. E’ la richiesta che la Regione Toscana ha portato sul tavolo delle commissioni riunite –  Infrastrutture e Ambiente –  della Camera dei Deputati, a cui ha partecipato, su mandato del presidente della Toscana, Eugenio Giani, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Mobilità e Territorio,  Stefano Baccelli .

L’infrastruttura non è stata al momento  inserita nel decreto attuativo della legge semplificazioni. “Sono state inserite nello schema di DPCM  – ha spiegato  Baccelli – opere di rilevanza strategica che si caratterizzano per un elevato grado di complessità progettuale, particolare difficoltà attuativa, complessità delle procedure tecnico-amministrative  e grande impatto sul tessuto socioeconomico. Il completamento del Corridoio Tirrenico presenta senza dubbio tutte queste caratteristiche e può a pieno titolo essere inserito tra le grandi infrastrutture per le quali si rende necessaria la nomina di un Commissario  o di una struttura commissariale, con l’obiettivo di velocizzare gli iter ed arrivare presto alla realizzazione dell’opera”.

La richiesta di un maggiore coinvolgimento delle Regioni

L’audizione è stata anche l’occasione per le Regioni di ribadire, attraverso un documento unitario,  la necessità di un maggiore coinvolgimento nella scelta delle opere e degli interventi da finanziare e sottoposti a commissariamento. In particolare,  di definire con chiarezza il quadro economico degli interventi e condividere la scelta dei Commissari, prevedendo per loro funzioni che siano effettivamente semplificatorie e acceleratorie.

Tre le opere strategiche toscane finanziate dal decreto

Ad oggi, tra le 58 opere inserite  nello schema del decreto sono presenti tre infrastrutture sul territorio toscano. C’è la realizzazione della Darsena Europa a Livorno, con le opere foranee di protezione e la nuova imboccatura portuale, l’approfondimento dei fondali e la realizzazione del terminal contenitori. Il costo previsto è di 860 milioni,  finanziti 560 milioni di cui 250 messi a disposizione dalla Regione Toscana e 60 dall’Autorità di sistema portuale.  Indicato come Commissario straordinario Luciano Guerrieri, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale.

E’ previsto anche  il completamento della E78 Grosseto-Fano. Più conosciuta come ‘Due mari’, è il collegamento trasversale tra il Corridoio tirrenico e quello adriatico, inserito tra le reti strategiche di interesse nazionale e comunitario e nella rete transeuropea di trasporto TEN-T. Il tracciato inizia dalla Via Aurelia a Grosseto e si conclude al casello di Fano nelle Marche lungo la A14 Adriatica.  La lunghezza complessiva del collegamento è di circa 270 km, di cui circa il 65% in Toscana, il 30% nelle Marche e il 5% in Umbria. In Toscana il tracciato è diviso in vari lotti, alcuni dei quali già completati. Indicato come Commissario straordinario Massimo Simonini, amministratore delegato di Anas.

E infine, il completamento del raddoppio Pontremolese, con raddoppio ferroviario fra Parma e Vico Fertile, in Emilia Romagna, che interessa la Toscana nel tratto Berceto – Pontremoli – Chiesaccia. Indicato come Commissario straordinario Mariano Cocchetti (RFI – Referente di progetto Terzo valico dei Giovi e Nodo di Genova Direzione investimenti).

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