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La rete veloce arriva a Casole d’Elsa: oltre 45 chilometri di fibra per connettere i borghi della campagna senese

2.400 edifici di 8 centri abitati avranno la banda ultra larga come in città, dalle scuole ai musei, dagli edifici pubblici alla zona industriale. Un altro snodo della grande rete pubblica realizzata dalla Regione Toscana

casole d’elsa - © Di Simona Bottone

Una rete veloce che attraversa le splendide colline della campagna senese e raggiunge anche le frazioni più isolate. Come in città, con la stessa velocità: può arrivare fino a un giga al secondo. A Casole d’Elsa, in provincia di Siena, arriva la banda ultra larga nelle case, negli uffici, nei musei, nelle scuole e nella zona industriale. È un ulteriore snodo di quella rete pubblica che la Regione sta realizzando, attraverso Open Fiber, e che raggiungerà ogni angolo, anche il più remoto, della Toscana. Il progetto vuole compensare quel digital divide che incombe sulle  cosiddette aree bianche o a fallimento di mercato, ossia poco popolose e per nulla convenienti per i privati.

“Portare la fibra ottica significa rendere le aziende più competitive e i territori più attrattivi. Vuol dire promuovere l’industria 4.0 pure in aree periferiche. Ma anche semplicemente rendere più comoda la vita di ogni giorno ai cittadini, per dialogare ad esempio con la pubblica amministrazione, per la didattica a distanza o per il loro svago”, ha spiegato l’assessore all’Innovazione Stefano Ciuoffo, intervenuto a Casole d’Elsa per la presentazione dell’intervento. “È anche una questione di democrazia – ha aggiunto –  perché il riconoscimento dei diritti di ciascuno di noi passa attraverso la qualità dei servizi e le opportunità che siamo in grado di offrire, sia che uno viva in una città o in campagna. Senza internet e senza connettività siamo condannati ad essere periferia e hi non è connesso rischia di non esistere. Ma la infrastrutture servono a poco se non le sappiamo utilizzare. Vanno riempite di contenute e servizi. Ed anche questo sarà un nostro impegno”.

Quasi 46 chilometri di fibra, oltre duemila edifici connessi. Come si attiva il contratto

Sono più di 45 chilometri di cavo di fibra ottica che hanno collegato 1680 edifici. La tecnologia è quella Ftth, con la fibra fino a casa e che consente la velocità maggiore. 22 chilometri sono di rete sfruttando cavidotti esistenti e solo per 7 chilometri e mezzo sono stati necessari nuovi scavi. Altri 732 edifici, quelli più lontani e isolati, navigheranno grazie al wireless (tecnologia Fwa). Oltre al capoluogo, le frazioni coinvolte sono Cavallano, Pievescola, il Merlo, La Corsina, Lucciana, Monteguidi e la zona industriale “il Piano”. I lavori son terminati ad aprile e sono costati 1 milione e 51 mila euro. “Il tipo di tecnologia che oggi portiamo in questi borghi è la stessa delle grandi città e aprirà nuove possibilità allo sviluppo di questo territorio”, ha dichiarato Roberto Tognaccini, responsabile network e Operations area centro di Open Fiber.

I clienti interessati non dovranno far altro che contattare un operatore (tra quelli presenti sul sito www.openfiber.it) e scegliere il piano tariffario a loro più adatto. Sarà  l’operatore selezionato a contattare l’azienda, che fisserà un appuntamento con il cliente per portare la fibra ottica dal pozzetto stradale fin dentro l’abitazione.

Questo investimento proietta il territorio nel futuro –  ha detto il sindaco Andrea Pieragnoli – Faciliterà lo smartworking, la sanità a distanza, ma anche  la mobilità sostenibile, il controllo elettronico degli accessi, il monitoraggio ambientale, la gestione delle pubblica illuminazione e la digitalizzazione dei servizi per il turismo. Una volta avviata l’infrastruttura dovrà essere verificata puntualmente l’integrale copertura del territorio affinché tutti i cittadini abbiano parità di accesso. Il territorio di Casole d’Elsa è molto esteso”.

La fibra in 254 comuni della regione. A che punto siamo?

“La Toscana è stata tra le prime Regioni in Italia ad impegnare risorse pubbliche  per portare la banda larga prima e poi la banda ultra larga nelle aree a fallimento di mercato”,  aggiunge ancora l’assessore Ciuoffo.  Per la fibra ottica la gare sono state due: la prima (25 milioni di risorse regionali, altri 4 di fondi ministeriali) ha interessato oltre 53 mila edifici di 11 comuni pilota,  dove più alto era il rapporto tra popolazione ed aziende agricole e industriali. La seconda gara, che prevedeva un investimento da 55 milioni e infrastrutture per 170 milioni, se l’è aggiudicata Open Fiber.

I comuni complessivamente coinvolti nell’intervento regionale sono 254, la quasi totalità della Toscana.  La stima, quando tra il 2018 e il 2019 i lavori sono stati programmati, era di 784 mila cittadini interessati e 640 mila abitazioni e imprese. In una dozzina di comuni nel frattempo gli operatori privati hanno fatto investimenti, ma i numeri delle aree bianche coperte rimangono altissimi. Ad oggi  sono già 77 i comuni  della gara Open Fiber dove i servizi di internet veloce sono disponibili e vendibili. A questi si aggiungono i dieci del primo bando.

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