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La Tavola Doria: dagli Uffizi in mostra al Castello di Poppi

Per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci dal 7 gennaio al 27 settembre un’esposizione ripercorre i molti misteri legati a quest’opera

La Tavola Doria è un dipinto raffigurante la parte centrale della celebre opera pittorica murale della Battaglia di Anghiari di Leonardo Da Vinci, realizzato tra il 1503 ed il 1505. L’autore è ignoto e la critica si divide tra chi la reputa opera dello stesso Leonardo e chi la ritiene una copia di un autore fiorentino del XVI secolo.

Della tavola non si avevano più notizie dal 1939, anno in cui fu venduta all’asta dalla famiglia Doria che la deteneva dal 1621. In seguito l’opera viene vincolata con decreto della Reale Soprintendenza alle Gallerie di Napoli, ma nel 1940 (per canali non potuti appurare) l’opera lascia Napoli e da allora se ne perdono le tracce.

Da quel momento la tavola scompare in un caveau svizzero, nel porto franco di Lugano. L’opera, ricercata dalle forze di polizia italiane, era stata segnalata in Giappone da Alessandro Vezzosi, uno dei massimi esperti mondiali di Leonardo.

Nel giugno 2012, grazie anche alle attività investigative dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, l’opera conservata presso il caveau di una banca di Ginevra per conto del Tokyo Fuji Art Museum che l’aveva regolarmente ed in perfetta buona fede acquistata nel 1992, è stata donata all’Italia con un accordo con il Giappone che prevede per 26 anni un’alternanza espositiva tra i due paesi, al termine dei quali l’opera resterà permanentemente in Italia.

Fino al 26 settembre 2019 la Tavola Doria sarà esposta al Castello di Poppi (Arezzo).

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