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La Toscana apre le braccia ai profughi afghani: al via il tavolo di coordinamento per accogliere 300 esuli

Tutti i profughi faranno la quarantena e una parte di loro sarà inserita nella rete di accoglienza, per il futuro sono attesi altri arrivi

Tavolo regionale sull’emergenza in Afghanistan

Si è tenuta stamattina a palazzo Strozzi Sacrati a Firenze la prima riunione del tavolo di coordinamento per promuovere iniziative di assistenza e accoglienza in relazione all’emergenza profughi afghani.

A pochi giorni dalla caduta di Kabul nelle mani dei talebani, la proclamazione dell’Emirato Islamico e lo sgretolamento del mantenimento della democrazia e dei diritti civili la Regione ha risposto positivamente all’appello del Ministero dell’interno per accogliere profughi afghani in Toscana.

All’ incontro tenutosi alla presenza del presidente della Regione Eugenio Giani hanno partecipato i rappresentanti di Anci Toscana e Upi, le prefetture, la Protezione civile e le associazioni di volontariato.

La Toscana ospiterà nei prossimi giorni 200 profughi che dovranno fare la quarantena e inoltre è pronta ad accogliere anche i 112 esuli indicati dal Governo per restare sul territorio toscano. Per fare questo la Regione dovrà nei prossimi giorni svolgere un’azione di coordinamento tra le varie istituzioni.

Il coordinamento riguarda principalmente due funzioniDa una parte l’arrivo e la quarantena dei profughi in collaborazione con la Protezione Civile. Gli alberghi sanitari che saranno utilizzati per la quarantena sono due a Montecatini, uno a Chianciano, uno a Firenze.

Dall’altra c’è la successiva funzione di accoglienza per cui svolgeranno un ruolo fondamentale le prefetture e gli enti locali che hanno dato la loro disponibilità.

“In Toscana e anche in tutta Italia – ha detto il presidente Giani c’è un atteggiamento di generosità, di disponibilità: è un moto spontaneo. Siamo tutti colpiti dalle immagini che abbiamo visto in televisione. Non possiamo chiudere le porte ai profughi afghani che credevano nella democrazia, nella libertà e nei diritti civili. In Toscana in questo momento siamo dalla parte di coloro che la solidarietà la vogliono dimostrare nei fatti. C’è un clima di assoluta disponibilità da parte nostra per rendere meno disagiata possibile la situazione di chi vive il dramma di aver sperato per 20 anni di trovare la strada della libertà e della democrazia e che oggi rischia di fare tanti passi indietro. Dobbiamo essergli vicini”.

Il prefetto di Firenze Alessandra Guidi, nuova vice-direttrice del DIS (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza) presente al tavolo ha aggiunto: “Come capofila del sistema dell’accoglienza abbiamo fatto un tavolo di coordinamento tra prefetti. Noi ci siamo preoccupati di gestire l’accoglienza dei 112 profughi che sono stati assegnati alla Regione Toscana. I profughi dovranno entrare tutti in quarantena e una volta finita si dovrà coordinare l’accoglienza di chi rimarrà sul nostro territorio. L’accoglienza deve avere una sua sistematicità, deve essere ordinata e deve rispettare certi standard. I cittadini afghani sono particolarmente sensibili ma questo riguarda tutti gli stranieri che vengono accolti nel nostro paese. Non credo che ci potremo fermare a 112 o 200, sicuramente ci saranno altri arrivi”

 

 

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