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La Toscana lancia dal Salone del libro di Torino il Patto per la Lettura

L’iniziativa coinvolge tutti i soggetti della filiera del libro, dalle biblioteche agli editori, con l’obiettivo di aumentare i lettori

Promuovere l’abitudine alla lettura, a partire dai bambini e dagli adolescenti ma coinvolgendo anche gli adulti, grazie a una sinergia tra la filiera del libro toscana: le biblioteche, le librerie, gli editori e gli scrittori, la scuola e le associazioni. È questo l’obiettivo del “Patto per la Lettura” lanciato oggi dalla Regione Toscana al Salone del libro di Torino, perché leggere non è solo un diritto ma è la strada maestra per una cittadinanza responsabile e una società migliore.

La Toscana parte già da una buona base: qui l’indice di lettura è superiore alla media italiana, che si ferma al 41% mentre quella toscana è del 46,4% e la regione è al terzo posto per spesa media mensile che le famiglie investono in cultura (165, 50 euro), con un numero medio di utenti giornalieri nelle biblioteche pubbliche di 95 persone. Tra le varie linee di intervento del Patto c’è proprio il rafforzamento del ruolo delle biblioteche, comprese quelle scolastiche, ma anche la promozione della bibliodiversità, due settori su cui la Regione ha già investito negli scorsi anni.

Il Patto è il frutto di un percorso di incontri con i soggetti del libro e della cultura toscani e si ispira anche a buone pratiche già portate avanti in regioni come la Lombardia e il Piemonte. Come ha spiegato la vicepresidente della Regione al Salone di Torino, il Patto nasce per costruire uno strumento per dialogare con tutti i soggetti della filiera, perché condividere tutti insieme le iniziative e tutti insieme definire le strategie e i programmi. Il prossimo appuntamento sarà a Firenze, dove tutti i soggetti coinvolti firmeranno il Patto e inizieranno a lavorare nei territori.

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