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Lago di Vagli in secca, riemergono dalle acque le case di Piari

Sommerse da decenni, riappaiono per colpa della prolungata siccità. Lo svuotamento del bacino, atteso nel 2021, potrebbe avvenire tra due anni

Vagli, il paese sommerso

Riemerge l’Atlantide della Garfagnana per colpa di quest’autunno da caldo record. Causa l’assenza di pioggia è in secca il lago di Vagli. Dai fondali sono riemersi nelle scorse settimane i resti di un mulino e anche alcune abitazioni di Piari, nel comune di Vagli Sotto.

Sui fondali del lago di Vagli sotto decine di milioni di metri cubi d’acqua, a pieno regime sono 43 milioni di metri cubi, si nasconde un paese fantasma. Nel 1941-1943 iniziarono i lavori di costruzione di una diga da parte della società elettrica Selt-Valdarno.

A causa della guerra l’intervento fu sospeso e il cantiere terminò i lavori solo nel 1947 per una diga alta 65,50 metri, poi innalzata a 92 metri. Un impianto che sbarra le acque dell’Edron, affluente del Serchio. Da allora progressivamente finirono sott’acqua il paese di Fabbriche e nel corso degli anni le frazioni di Piari e Pantano.

I resti di Fabbriche di Careggine e il lago di Vagli

Il vecchio abitato sarà visibile a occhio nuovo solo quando si provvederà allo svuotamento completo del lago. Si trova nel punto più profondo del bacino. L’ultima volta la manutenzione fu eseguita nel 1994.

Enel aveva annunciato per il 2021 un nuovo svuotamento ma causa Covid tutto è stato rinviato. I lavori di manutenzione quindi potrebbero esserci nel 2024, anche se in molti sperano nell’anno prossimo per tornare a vedere il borgo sommerso.

“Il lago in secca non è una buona notizia”

I resti di Fabbriche di Careggine che riaffiorano dal lago di Vagli sono tutt’altro che una buona notizia, come avvenne nel 1994 con lo svuotamento del bacino artificiale che attirò un milione di turisti da tutto il mondo. A causa della siccità di quest’anno il livello si è abbassato drasticamente così come tante riserve idriche in tutta la regione, di cui Vagli è una delle più importanti” il commento del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

Il governatore ha assicurato che l’impegno, alla luce di quanto sta avvendo al lago di Vagli, sarà “finalizzato a migliorare la manutenzione della rete e la creazione di invasi, a breve sono previste precipitazioni con l’auspicio che piova senza fare danni”.

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