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L’ambasciatrice del Kosovo all’apertura dell’anno accademico dell’Accademia di Belle Arti

L’Ambasciatrice della Repubblica del Kosovo Lendita Haxhitasim è venuta nella scuola fiorentina per rendere omaggio all’artista, suo connazionale, Sislej Xhafa che ha ricevuto oggi la nomina di Accademico d’onore

Accademia di Belle Arti

L’Accademia di Belle Arti di Firenze ha inaugurato il suo 238esimo anno accademico. Alla cerimonia hanno preso parte il Presidente Carlo Sisi, le docenti Serena Conti e Susanna Ragionieri, la studentessa Ilaria Moscardi e – da remoto – il Direttore Claudio Rocca.

E’ intervenuta anche l’Ambasciatrice della Repubblica del Kosovo Lendita Haxhitasim per rendere omaggio all’artista, suo connazionale, Sislej Xhafa che ha ricevuto oggi la nomina di Accademico d’onore insieme al professor Salvatore Settis, all’artista Kiki Smith e a Stefania Ippoliti di Toscana Film Commission. Presente per un breve saluto anche il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.

“Ventidue anni fa – ha detto l’ambasciatrice della Repubblica del Kosovo, Lendita Haxhitasim – ho avuto la possibilità di studiare in Italia, grazie all’impegno e accoglienza degli italiani e alla generosità della nostra comunità storica degli arbëresh. Le sfide degli ultimi due anni con la lotta alla pandemia e le complessità dei recenti sviluppi legati alla guerra in Ucraina, mettono ancora di più in risalto l’importanza del diritto allo studio, un principio fondamentale per il patrimonio di ogni società e del mondo intero”.

Ad aprire la giornata i saluti del Presidente Carlo Sisi, al suo secondo mandato, che nel discorso inaugurale ha rivolto un pensiero a quanto sta accadendo ai confini dell’Europa, ricordando che la presenza dell’ambasciatrice del Kosovo ci riporta alla memoria quanto le popolazioni di quello Stato – che solo 14 anni fa ha proclamato la sua indipendenza – ha dovuto subire a causa di una guerra. 

Ha parlato di diritto allo studio da garantire anche in presenza di un conflitto anche la Ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, che nel messaggio augurale fatto pervenire all’Accademia ha sottolineato l’impegno del Ministero per l’accoglienza di quanti più studenti, docenti e ricercatori in fuga dalla guerra.

“Stiamo vivendo un momento molto particolare – ha scritto la Ministra Messa – ma dalle Accademie di Belle Arti e dal mondo della cultura, della ricerca e della formazione sta giungendo un messaggio di unità, pace e mediazione illuminante”. Ricordando la figura dell’artista Taras Ševčenko, di cui la Biblioteca delle Oblate ospita un monumento alla memoria, scrive: “le arti hanno questo potere: avvicinano le persone, ne esprimono gli ideali, le passioni e le paure. Spero che il nuovo Anno Accademico porti, specialmente ai nostri giovani, la forte consapevolezza di quanto l’arte abbia uno straordinario valore sociale e sia strumento di cambiamento, di apertura delle menti e di supporto alla forza delle idee.”

Gli Accademici d’onore nominati dal Consiglio Accademico

Stefania Ippoliti, per aver saputo gettare le basi di una nuova sensibilità per il cinema in tutti i suoi aspetti ed aver sviluppato una rete di opportunità per le giovani generazioni.

Salvatore Settis, per i suoi meriti di studioso internazionale attento a coniugare lo sguardo sull’antico con una visione non omologata della contemporaneità e per il costante impegno nella salvaguardia, nella conoscenza e nella divulgazione scientifica del patrimonio artistico nazionale.

Kiki Smith, per aver fatto delle sue opere un territorio di risonanza e di comunicazione aperta a far riflettere ciascuno sulla propria vita.

Sislej Xhafa, per il contributo attraverso l’arte nella ricerca sui simboli, le culture, gli immaginari collettivi in una tensione al superamento dei conflitti di ogni genere.

Rivedi la cerimonia di apertura dell’anno accademico

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