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“L’antifascismo è valore fondante della Toscana”: dalla Giunta via alla modifica dello Statuto

In una delibera la proposta di riforma che rafforza i principi legati alla Resistenza. Il presidente Giani: “Nel 25 aprile paralleli con il popolo ucraino”

Il memoriale alle vittime a Sant’Anna di Stazzema

L’antifascismo entra tra i valori fondanti della Regione Toscana. Lo ha messo nero su bianco una delibera di Giunta che propone al Consiglio regionale una integrazione dello Statuto. E’ la necessità di un riferimento esplicito “fra i nostri valori fondamentali” ad “antifascismo e Resistenza”, ha spiegato il presidente della Regione Eugenio Giani.

La giunta ha così formalizzato la proposta di riforma che di fatto apre l’iter della legge nell’assemblea toscana. L’obiettivo è dare un riferimento esplicito alla matrice antifascista, per rafforzarze quei richiami alla Resistenza che già compaiono nello Statuto e che si concretizzano da anni nelle numerosoe e diffuse iniziative e azioni legate alla storia partigiana, alla memoria e alla commemorazione dei numerosi eccidi.

“Riferimento necessario contro il negazionismo”

Una necessità, secondo il presidente, che diventa urgenza soprattutto con l’uso (e l’abuso) dei social da parte dei giovani. “Lo abbiamo voluto fare perché ci rendiamo conto che proprio anche attraverso comportamenti che sembrano innocui, ma che si caricano poi di significato, si finisce per avere attraverso la rete e i social tutta una serie di espressioni che vengono liquidate come banali, ma che in realtà portano sul crinale di un negazionismo, di un revanscismo, di una crescita di movimenti e soprattutto di azioni che hanno come riferimento quello che fu il devastante nazismo e, accanto a questo, il devastante fascismo”. Tutto questo, ha concluso Giani, “è un fatto che si manifesta nei simboli, si manifesta in battute, ma che preoccupa e che quindi pone con molta chiarezza la necessità di evidenziare i valori a cui noi ci ispiriamo, che sono quelli della Costituzione”.

Il 25 aprile e la guerra in Ucraina

La Toscana celebra così il 25 aprile che si intreccia inevitabilmente con la terribile attualità della guerra in Ucraina. Per il presidente si creano infatti “dei paralleli fra la Resistenza come l’hanno vissuta tanti nostri protagonisti ed eroi e la resistenza del popolo ucraino”, dei “parallelismi sulla concezione della democrazia come unico antidoto per far crescere l’anima e la sensibilità umana”.

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