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Linea dura del presidente Giani contro i no vax: “Restrizioni solo per chi non si vaccina”

La Regione Toscana prende posizione: “Chi vuole partecipare alla vita di comunità deve immunizzarsi. Giusto prendere provvedimenti per limitarne la mobilità negli spazi pubblici”

Eugenio Giani - © Paolo Lo Debole

Prende piede la linea dura contro i no vax. Sulla scia del “modello austriaco”, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, si è detto favorevole a restrizioni mirate contro chi ha scelto di non vaccinarsi. Un tema che anima il dibattito nazionale in vista delle feste natalizie e del preoccupante aumento dei contagi Covid,  con un fronte sempre più nutrito di Regioni che chiede al Governo restrizioni mirate senza coinvolgere chi è già immunizzato.

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Contagi in salita, si diceva. Non come un anno fa, quando nello stesso periodo la Toscana era zona rossa e se ne contavano 16mila in una settimana e ora siano a quota 2700. Ma l’allerta resta alta. “Ora siamo in zona bianca – ricorda il presidente –  con la speranza di poterci restare per tutto l’inverno. Ciò impone misure rigorose, per poter garantire a tutti i cittadini di fare una vita di comunità e di avere relazioni sociali. La prima misura, la più importante, è il vaccino”.

Poi la presa di posizione: “Se chi non è vaccinato – continua Giani – vuol partecipare alla vita di comunità deve immunizzarsi. Se non lo fa, approfitta di quello che hanno fatto altri. In questo caso credo sia giusto, come qualcuno ha proposto, assumere provvedimenti restrittivi nei confronti dei non vaccinati, per limitarne la mobilità negli spazi pubblici”.

E’ un dato di fatto che la circolazione dei non vaccinati favorisce fortemente il contagio. “Già dobbiamo fare i conti, in Toscana, con circa 370 mila bambini fino a dodici anni che, in questo caso per legge, non possono vaccinarsi. Per tutti gli altri, quelli che non si vaccinano per scelta, dovranno essere studiate misure che ne limitino la circolazione”. Stessa linea sposata anche dal sindaco di Firenze Dario Nardella che ha dichiarato: “Concordo sulla possibilità di mantenere determinate restrizioni per chi non si vaccina senza avere delle motivazioni fondate”. 

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