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L’Italia rinasce con un fiore: tra un mese il vaccino anti-Covid per 120mila toscani

A metà gennaio saranno allestiti padiglioni a forma di primula in 1.500 piazze in tutta Italia: in Toscana le prime dosi saranno per 120mila persone

“L’Italia rinasce con un fiore” è lo slogan della campagna del vaccino anti-Covid, che partirà a metà gennaio e vedrà in una prima fase il coinvolgimento di 1,8 milioni di italiani tra operatori sanitari, personale e ospiti delle Rsa.
Dei padiglioni a forma di primula, il primo fiore a risvegliarsi e rinascere a primavera, saranno disseminati in 1.500 piazze italiane per “aiutare gli italiani”, grazie al vaccino, “ad uscire da un inverno cupo” portato dalla pandemia.

Il simbolo della campagna vaccinale è stato presentato dall’ideatore, l’architetto Stefano Boeri, assieme al commissario per l’emergenza Domenico Arcuri. “Ci siamo chiesti quale fosse il simbolo giusto per la campagna, un simbolo che dovesse essere molto forte e allo stesso tempo molto semplice in modo che arrivasse a tutti gli italiani e desse con il vaccino un segno di fiducia, speranza, rinascita” ha detto Boeri, sottolineando che la sfida era quella di immaginare un simbolo che fosse da un lato in grado di contrastare la “fragilità, che è sicuramente l’eredità più pesante di questa pandemia“, e dall’altro di esaltare i punti di forza emersi in questi mesi, lasolidarietà e la generosità di migliaia di operatori sanitari e di tutti i cittadini, e il fortissimo coraggio e investimento da parte della comunità scientifica“.
Ecco perché la scelta è ricaduta su un fiore, “il primo disegno che fa un bambino ma anche un simbolo forte di rinascita”.

Prime dosi per 120mila persone in Toscana

In Toscana nel primo step saranno vaccinate oltre 120mila persone. Lo ha annunciato oggi l’assessore alla salute della Regione, Simone Bezzini. “La Regione ha definito insieme al governo il numero delle persone che saranno vaccinate – spiega Bezzini – la prima vaccinazione sarà intorno a metà gennaio, e il richiamo fra fine gennaio ed i primi giorni di febbraio, poi  proseguiremo ulteriormente con le categorie indicate dal governo”.

Bezzini, che ha parlato a margine della presentazione di un nuovo drive-through a Sesto Fiorentino, ha ricordato che la priorità per la somministrazione del vaccino sarà data a “operatori sanitari, socio-sanitari, ospiti delle Rsa, sistema
del 118 ed operatori delle cliniche della sanità private, e ha sottolineato che “è al lavoro uno staff di 45 persone, composte dal dipartimento regionale della sanità e di tutte le aziende sanitarie del territorio, che si riuniscono tutte le sere, che
stanno già immaginando come organizzare anche concretamente la distribuzione e la somministrazione del vaccino, partendo dai 12 hub che sono stati riconosciuti nazionalmente”.

Vaccino

1500 padiglioni in tutta Italia

La primula comparirà così non solo in video e spot televisivi, radiofonici, su siti web e social, ma sarà anche ben visibile dall’alto nei padiglioni dove verranno somministrate le dosi di vaccino – quelle previste per la seconda fase – e che verranno installati in 1.500 luoghi disseminati in tutta Italia: nelle piazze delle città, davanti agli ospedali e anche nei campi sportivi.

I gazebo saranno infatti a forma di fiore e realizzati con materiale riciclabile, smontabili e alimentati da pannelli solari.
“Il fiore è un simbolo semplice e potente – ha detto Arcuri – questi padiglioni saranno nelle piazze italiane e tutti coloro che lo vorranno potranno andare a vaccinarsi. Abbiamo dato in questi mesi una grande prova di essere una comunità e auspico davvero che questa comunità possa ritrovarsi intorno a questo simbolo di rinascita”.

Pzifer fornirà i primi 3,4 milioni di dosi

Per convincere più italiani possibile a vaccinarsi, verranno anche realizzati dei totem informativi da installare davanti agli  ospedali, nei parchi, negli uffici pubblici e nelle scuole.
Quanto ai tempi, Arcuri ha confermato che si partirà a metà gennaio, anche se ci sarà prima un “giorno simbolico” nel quale inizieranno le vaccinazioni in tutta Europa poiché “non ci sarà un paese che parte prima di un altro“.

Nelle prossime ore il Commissario comunicherà dunque a Pfizer – che fornirà i primi 3,4 milioni di dosi – l’elenco con i numeri dei soggetti da vaccinare per ciascuna regione (con gli enti locali che stanno completando il censimento) e appena ci sarà il via libera dell’Ema si partirà. “Lavoriamo – ripete Arcuri – per rendere possibile un’ordinata, efficace e tempestiva campagna di vaccinazione”. Prima negli ospedali, poi in tutte le piazze, sotto il segno della primula simbolo di rinascita.

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