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“L’Italiano che inventò il cinema”, il film su Filoteo Alberini, creatore a Firenze del Kinetografo

Il documentario di Stefano Anselmi sarà proiettato venerdì 2 settembre, alle 21.10, su Rai Storia

L’italiano che inventò il cinema

E’ universalmente attribuita ai francesi fratelli Lumière l’invenzione del cinematografo, così come la proiezione da loro organizzata al Salon Indien du Grand Café, nel Boulevard des Capucines di Parigi, il 28 dicembre 1895, del filmato L’arrivée d’un train en gare de la Ciotat, è da tutti considerata come la prima proiezione pubblica di un film.

Ma più volte gli storici hanno sottolineato come, negli ultimi anni del XIX secolo, si siano moltiplicate le invenzioni per proiettare su teli e schermi le immagini in movimento, grazie ai più diversi congegni per la proiezione, tanto da far affermare, allo storico del cinema Gianpiero Brunetta, che “il cinema ha più di un padre”.

Si potrebbero ad esempio citare l’americano Edison, il francese Le Prince, i tedeschi Skladanowsky. E a fianco di questi personaggi internazionali, bisogna annoverare il nome di Filoteo Alberini. Nato ad Orte, Filoteo Alberini, negli ultimi anni del XIX secolo si trova a Firenze, alle dipendenze dell’Istituto Geografico Militare. Alcune ricostruzioni storiche, come quella della scrittrice Giovanna Lombardi, raccontano di come, in un giorno dell’autunno 1894, Filoteo Alberini si trovasse a passeggiare sotto i portici di Piazza della Repubblica a Firenze (allora chiamata Piazza Vittorio Emanuele) quando, nella vetrina di un noto fotografo, si imbatté in un Kinetoscopio di Edison. Si trattava di una grande scatola di legno, all’interno della quale, girando una manovella, si potevano vedere le immagini in movimento. Una visione che fece scattare nella sua mente un’idea geniale. Nel giro di due mesi Alberini arrivò ad inventare il suo Kinetografo, brevettandolo però, purtroppo, solo un anno dopo, proprio nel 1895, praticamente in concomitanza con i Lumière, ma nell’indifferenza generale. Personaggio dalla grande creativià e vitalità, Alberini non si dette per vinto e aprì a Firenze la prima sala cinematografica nel 1901, che fino a pochi decenni fa era ancora attiva e si chiamava Edison (ora sede di una libreria), fondò una casa di produzione, la “Alberini e Santoni”, poi divenuta “Cines”, con sede a Roma, che produsse il primo film a soggetto della storia del cinema italiano, La presa di Roma, del 1905.

La storia di Filoteo Alberini è adesso raccontata in un documentario, L’italiano che inventò il cinema, di Stefano Anselmi, che sarà trasmesso su Rai Storia, venerdì 2 settembre, alle 21.10. Un modo per conoscere e valorizzare un personaggio che ha dato un grande contributo al cinema in Italia e che per alcuni anni ha vissuto e lavorato a Firenze.

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