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L’Olio di Reggello alla grande fiera di Trieste. Saccardi: “Valorizzazione, tutela e innovazione”

Il Comune con tre aziende reggellesi a “Olio Capitale”, il grande evento in programma dal 10 al 12 marzo. La vicepresidente annuncia: “Presto un bando con fondi Pnrr per rinnovare i frantoi”

Olio d’oliva - © Steve Buissinne - Pixabay

Il Comune di Reggello partecipa alla nuova edizione di “Olio Capitale”, in programma dal 10 al 12 marzo a Trieste. Con oltre 170 produttori provenienti da tutte le regioni italiane e non solo, è tra le più importanti fiere per conoscere, degustare e acquistare il miglior olio extra vergine di oliva. Saranno in mostra durante la manifestazione la storia, la tradizione olivicola, le testimonianze dei produttori reggellesi e, oltre allo stand del Comune, saranno presenti anche gli stand e i rappresentanti di 3 aziende reggellesi: Pasquini, Montigiani e Masaccio.

La partecipazione è stata presentata in Regione dalla vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, dal sindaco di Reggello Piero Giunti, dall’assessora alle attività produttive, all’agricoltura e al turismo del Comune di Reggello Priscilla Del Sala e dal consigliere regionale Cristiano Benucci.

L’olio di Reggello sarà l’ingrediente principale di alcuni piatti che verranno cucinati nei ristoranti triestini. Nel programma sono previsti anche degli appuntamenti con i laboratori di cucina, durante i quali verranno utilizzate le bottiglie d’olio reggellese. Infine, i produttori avranno a disposizione, a titolo gratuito, la piattaforma digitale “Business to client” per vendere on line i propri prodotti, per tutto l’anno fino all’inizio della prossima edizione di Olio Capitale.

“L’olio extravergine è uno dei più importanti “capitali” della nostra regione – ha detto la vicepresidentre Stefania Saccardi – La partecipazione del Comune di Reggello con tre aziende del territorio si pone anche in linea con le politiche di valorizzazione dell’olio che la Regione Toscana sta portando avanti. Questo non significa solo tutela degli olivi storici e della qualità delle nostre olive ma significa anche innovazione, investimenti sui percorsi e sulle procedure di trasformazione della nostra olivicoltura”.

La vicepresidente ha anche annunciato che “presto riusciremo a uscire con un bando con risorse Pnrr di quasi 9 milioni di euro per il miglioramento e il rinnovamento dei nostri frantoi perché la filiera che va dalla produzione fino alla trasformazione e alla realizzazione del prodotto finale è da tutelare nella sua interezza, quindi fondamentale è anche la tecnologia. Riguardo alla tutela dell’olivicoltura storica, avremo su questo aspetto un capitolo specifico nella prossima PAC 2023-2027″.

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