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Lubec, a Lucca tecnologia, turismo e beni culturali

Si chiude la quindicesima edizione della due giorni che mette al centro la filiera di innovazione, cultura e turismo. Premio  Lubec 2019 a Stefano Russo, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana

luce

Oltre mille persone hanno salutato ieri l’apertura della XV edizione di LubeC,  l’evento organizzato da Promo PA con l’obiettivo di mettere al centro la filiera che tiene insieme beni culturali, nuove tecnologie e turismo.

Al Real Collegio spazio ancora per la giornata di oggi a convegni, workshop e momenti d’incontro informale, per ribadire la centralità delle politiche culturali nel raggiungimento degli obiettivi dell’agenda globale verso la sostenibilità. Fra gli eventi di punta di ieri il convegno introdotto dal presidente di Promo PA, Gaetano Scognamiglio, durante il quale è stato conferito a monsignor Stefano Russo, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, il premio LuBeC 2019 per l’impegno con cui ha contribuito alla salvaguardia del patrimonio ecclesiastico danneggiato dal terremoto del 2016. 
 
Quindi l’intervento di Omar Saif Ghobash, assistente del ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per gli Affari Culturali degli Emirati Arabi Uniti che ha illustrato le politiche culturali del paese in vista dell’Expo di Dubai 2020: «È veramente un piacere essere a Lucca con tutti voi e celebrare la cultura e l’arte in una città stupenda – ha detto – È anche un immenso onore che gli Emirati Arabi Uniti siano stati scelti come ospiti d’onore per l’evento di quest’anno. Siamo molto riconoscenti per questa scelta. Si tratta di un’ulteriore dimostrazione delle sempre più profonde relazioni tra l’Italia e gli Emirati».

Un tema ripreso da Paolo Glisenti, commissario generale per la partecipazione italiana a Expo 2020 di Dubai: «L’Expo di Dubai sarà una milestone nel rapporto tra l’Italia e i paesi arabi. Ma puntiamo a realizzare un progetto aperto e capace di dialogare con tutti i paesi, a partire da India e Cina, coinvolgendo i giovani attraverso un approccio originale, centrato sull’education lab e il metodo del gaming».
 
Fra i temi  trattati anche il rapporto fra i giovani e il patrimonio culturale con Francesco Profumo, già ministro dell’Istruzione e presidente dell’Associazione di fondazione Casse di risparmio, un focus sullo storytelling digitale dei territori, un open-lab che punta a produrre dei project work intorno alle tecniche che favoriscono la fruizione culturale attraverso il gioco.

Tra gli ospiti anche Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, che sarà Capitale italiana della Cultura nel 2020. Il primo cittadino ha ribadito che rapporto tra cultura,  città e sostenibilità, sia una frontiera assolutamente da esplorare. 

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