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© Alisa Martynova

Cultura /

Ascoltare le storie degli altri per superare la pandemia: il festival “Lucia” sarà online

Il 12 e 13 dicembre in diretta da Manifattura Tabacchi a Firenze due lunghe maratone radiofoniche per ascoltare racconti da tutto il mondo

L’ “audiocraft” è l’arte di raccontare tramite l’audio, senza immagini e c’è un festival che a Firenze la celebra, si tratta di “Lucia”. La rassegna che quest’anno è alla sua seconda edizione è organizzata da Radio Papesse e co-prodotta da NAM- Not a Museum in una nuova modalità, tutta online nel rispetto delle norme anti-Covid.

Radio Papesse usa dal 2006 il linguaggio radiofonico per raccontare l’arte ma non solo, anche per creare comunità e spazi di immaginazione. Nell’anno complicato che stiamo vivendo Lucia diventa un festival a tutti gli effetti “on air” che metterà in campo il 12 e il 13 dicembre due lunghe maratone sui siti web luciafestival.org e manifatturatabacchi.com in cui sarà possibile ascoltare suoni, parole, storie collettive, racconti intimi, realtà e finzione, storia e presente, tradizione e sperimentazione.

La seconda edizione sarà in diretta streaming da Manifattura Tabacchi a Firenze e ospiterà live talk, digital masterclass, sessioni guidate di ascolto, narrazioni sonore e curiosità da tutto il mondo. Durante Lucia si potranno ascoltare anche documentari e fiction, produzioni radiofoniche e podcast internazionali, molti dei quali saranno sottotitolati per la prima volta in assoluto in lingua italiana.

Tommaso Sacchi assessore del comune di Firenze ha dichiarato: “Quest’anno con Lucia possiamo contare anche se in una presenza seppur digitale, su una straordinaria radio che parte da un luogo unico della città, un luogo di accoglienza, di proposta, di sviluppo di alcune tra le idee migliori nel campo delle arti contemporanee. Il festival parte da Manifattura Tabacchi e si propaga tramite la rete per superare le difficoltà del Covid, ma lo fa con il vantaggio dello strumento radiofonico. La radio è uno dei media più poetici uno strumento povero e allo stesso tempo uno strumento di meraviglia. Sono tanti gli aspetti negativi di questa pandemia, tra gli elementi positivi c’è però un ritorno all’ascolto, alla lettura, alla cultura. Radio Papesse è stata una realtà anticipatrice di tutto questo.”

“Un microfono è una bacchetta magica, agitata contro il silenzio” ha scritto Susan Stamberg e Lucia tenterà la magia più grande cioè farci viaggiare senza spostarci dalla nostra casa. Il festival ha in programma racconti che porteranno l’ascoltatore al confine tra Stati Uniti e Messico, a Kobane, nel Ruanda degli anni Novanta, in un albergo occupato lungo la Prenestina, a Roma, in Amazzonia, a Chernobyl ma anche tra le ombre di storie familiari e casi personali. Lavori che ci portano a contatto con gli altri, tutti gli “altri” con cui adesso non possiamo interagire fisicamente a causa della pandemia.

Il programma

Carola Haupt co-organizzatrice di Lucia ha raccontato così il programma di sabato 12 dicembre: “Il programma è ricco, abbiamo lavori che arrivano dall’Est Europa, cosa che non spesso ascoltiamo sulle nostre frequenze. In particolare un lavoro realizzato da un autore polacco e uno ucraino “Pure” di Żenia Klimakin & Wojciech Oleksiak che ci porta a Cernobyl ma non come ce la possiamo immaginare, è un lavoro che parla di casa e di identità, di senso di appartenenza. Abbiamo la prima vera produzione originale di Lucia di cui siamo orgogliosissime e che presenteremo in prima italiana: un lavoro di Amelia Umuhire un’artista ruandese/tedesca appartenente alla generazione di afro-europei che stanno reclamando la loro identità con i piedi in due continenti. “Innocent” racconta una storia molto personale e familiare che parte in Ruanda si sposta in Belgio per poi tornare in Africa. La storia non scontata del padre di Amelia che è stato ucciso durante il genocidio di Ruanda.”

Ilaria Gadenz l’altra co-organizzatrice del festival ha raccontato invece domenica 13 dicembre: “Il programma si apre alle 11.30 insieme a Matteo Caccia un autore conosciutissimo, una voce storica di RadioRai, ora è a Radio 24. Da tre anni lavora anche come autore per Audible e domenica mattina presentiamo il suo ultimo lavoro “Oltre il confine” la storia di Karim Franceschi un giovane di Senigallia di madre marocchina e padre italiano che nel 2015 decide di arruolarsi insieme alle milizie Curde contro l’esercito dell’Isis per difendere Kobane e poi Raqqa per cui costituisce una milizia internazionale antifascista. Una storia straordinaria che a noi fiorentini ricorda Lorenzo Orsetti, è un podcast estremamente potente perchè è quasi lasciato interamente alla voce di questo giovane uomo ventenne che ha un’altezza e un’autorevolezza incredibile. Un altro lavoro molto bello domenica è “Cruces en el desierto” un lavoro cileno in lingua spagnola che ci porta nel deserto di Sonora al confine tra Stati Uniti e Messico, campo di battaglia delle politiche migratorie degli USA. Seguiremo la vita di un uomo Alvaro che negli ultimi anni ha disseminato croci nel deserto dove sono stati ritrovati i corpi dei migranti che non ce l’hanno fatta ad attraversare il confine. Un lavoro che ci porta al cuore del fenomeno migratorio e lo fa a voce molto alta, ma non cade mai nel cattivo gusto. La giornata prosegue nel primo pomeriggio con una sessione di ascolto dedicata alla storia della produzione radiofonica italiana dalle Teche Rai “Dal cortile alla fabbrica” con la voce di Rodolfo Sacchettini, Andrea Borgnino e Luisa Santacesaria.”

La collaborazione con il Premio Pieve Santo Stefano

Novità dell’edizione 2020 è il “Premio Lucia” realizzato in collaborazione con l’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano. Nel piccolo comune della provincia aretina è custodito un patrimonio storico e culturale unico nel suo genere, composto di oltre 9000 tra diari, memorie ed epistolari. Scritti di gente comune in cui si riflette, in varie forme, la vita di tutti e la storia d’Italia, e che poi hanno trovato spazio in numerose pubblicazioni. Tra questi diari, Radio Papesse e Fondazione Archivio Diaristico Nazionale ne hanno selezionati sei. Ai partecipanti al bando è stato richiesto di sceglierne uno e pensare a come vorrebbero raccontalo nel formato del documentario radiofonico. Le domande di partecipazione sono oltre 100 e sono giunte da tutta Italia. Per questa prima edizione del premio sono stati istituiti due premi: il primo di 2500 € e il secondo di 1000 €.

Per vedere tutto il programma: www.luciafestival.org

 

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