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Le mamme tartaruga scelgono la Toscana: 5 nidificazioni da inizio estate

È record di nidificazioni per la tartaruga Caretta caretta in Italia. Tra giugno e luglio le “mamme” hanno scelto Livorno e la Maremma. Molti stabilimenti balneari aderiscono alla campagna “Lidi amici delle tartarughe marine”

Mai così tante nidificazioni registrate ai primi di agosto, e mai così tante tartarughe marine avevano “conquistato” i nostri litorali litorali. Sono 179, dall’inizio dell’estate al primo agosto, i nidi di Caretta caretta censiti da un capo all’altro della Penisola dai vigilanti attivi sulle spiagge italiane. In prima linea, tra loro, i “Tartawatchers” di Legambiente. Nel renderlo noto l’associazione ambientalista sottolinea che il primato regionale, secondo i dati aggiornati settimanalmente sul portale Tartapedia.it, spetta alla Calabria con 61 nidi, seguita da Campania e Sicilia (43), Puglia (11), Lazio (8), Sardegna e Toscana (5), Basilicata (2) e Veneto (1).

Le nidificazioni in Toscana

I 5 nidi toscani di quest’anno hanno una collocazione precisa: Castiglione della Pescaia, Grosseto (2 nidi); Rosignano Marittimo, Livorno (1); Castiglioncello, Rosignano Marittimo (1); Marina di Grosseto (1). La prima deposizione di Caretta caretta di questo 2021 in Toscana è avvenuta proprio a Castiglione della Pescaia. Durante la quotidiana passeggiata di monitoraggio a bordo della sua Fat Bike, a fine giugno, il presidente dell’associazione “tartAmare” Davide Petri ha rinvenuto una evidente traccia lasciata da una tartaruga marina su una delle più belle spiagge del territorio grossetano. E lo stesso è accaduto pochi giorni dopo. A Rosignano Marittimo la traccia è stata rinvenuta a inizio luglio da alcuni turisti, che poi l’hanno segnalata allo staff dell’associazione toscana “tartAmare”. Il 20 luglio, invece, sulla spiaggia di Santa Lucia a Castiglioncello, l’arenile è sondato sette volte da una mamma tartaruga, che alla fine ha deciso di deporre le uova nonostante la conformazione del posto non permetta una felice incubazione. Pochi giorni dopo, sull’arenile di Marina di Grosseto, la tartaruga, non curante dell’antropizzazione della spiaggia, si è posizionata sotto a un lettino dello stabilimento balneare e ha lasciato lì le sue uova, spostando lo stesso lettino nella fase di ricoprimento della camera d’incubazione.

Spiagge accoglienti

Crescono inoltre le adesioni degli stabilimenti balneari alla nuova iniziativa di Legambiente “Lidi amici delle tartarughe marine”: sono oltre 500, dalla Maremma Toscana al Salento, dal Litorale di Jesolo a quello di Ostia, gli stabilimenti su cui sventola la bandiera che ne riconosce l’impegno nell’adozione di regole “tartafriendly” – quali la pulizia manuale delle spiagge o la riduzione dell’inquinamento acustico e luminoso nelle ore notturne – nella distribuzione di materiali informativi a bagnanti e turisti e nella collaborazione con i centri di salvataggio e recupero delle tartarughe marine. Diverse le aree dove potere imbattersi nei “Lidi amici” in Toscana, Lazio, Marche, Campania, Puglia, Sardegna, Basilicata e Veneto.

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