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Manuale di sopravvivenza: progetto digitale dell’Archivio diaristico

30 puntate che vedranno protagonisti Mario Perrotta e Terra matta di  Vincenzo Rabito. L’iniziativa  nasce e si sviluppa in sinergia con l’Archivio, il Piccolo museo, Radio3 e la casa editrice Einaudi

Manuale di sopravvivenza, progetto digitale dell’Archivio diaristico nazionale

In questi giorni di isolamento forzato ai tempi del Coronavirus, racconti intimi e memorie vissute possono riscaldare e curare gli animi e offrire nuove chiavi di lettura al momento che stiamo attraversando, quasi ci trovassimo di fronte ad una sorta di “Manuale di sopravvivenza” con cui orientarci ed interpretare in modo più sereno la prova sociale a cui siamo sottoposti.

E’ quanto si propone il progetto inedito di cultura digitale ideato dal Piccolo Museo del Diario e dall’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano (Arezzo) in collaborazione con Rai Radio 3 e Giulio Einaudi editore, articolato in 30 puntate, di cui 10 in onda su Radio3 Suite, e in link audio e video sul canale youtube dell’Archivio Diari.

Mario Perrotta – una delle voci più significative del teatro contemporaneo italiano – darà voce a Terra matta di Vincenzo Rabito: le memorie di un cantoniere semianalfabeta che attraversano un intero secolo. Memorie vincitrici nel 2000 del Premio Pieve Saverio Tutino, e nel 2007  – dopo la pubblicazione di Einaudi  – diventate un caso editoriale, esemplare di quella letteratura involontaria che si nasconde in molti dei diari e delle memorie conservati dall’Archivio Diaristico Nazionale.

LA STORIA. È una narrazione epica, emblematica, di un uomo che ha superato tutte le difficoltà della vita, rischiando spesso la propria e rialzandosi sempre. A 70 anni Rabito, semianalfabeta, prende l’Olivetti Lettera22 del figlio Giovanni e intraprende l’ultima battaglia della sua esistenza, quella con la macchina da scrivere. Scolpisce la sua epopea fatta di caratteri incisi sulla carta e di parole divise l’una dall’altra da un punto e virgola. Compone 1027 pagine, interlinea zero, dando vita a un’opera che Andrea Camilleri ha definito un manuale di sopravvivenza involontario e miracoloso.

L’OBIETTIVO DELL’ARCHIVIO. Non potendo l’Archivio ospitare in questo periodo i suoi visitatori nella stanza di Rabito, gli organizzatori intendono così raggiungere il pubblico più ampio possibile in casa regalando tutta la sua storia. Quindici minuti al giorno, in un’operazione culturale che mira a curare le anime con le parole di un “cantoniere inaffabeto” che è entrato di diritto nella storia della letteratura italiana.

Manuale di sopravvivenzasottolinea la direttrice Natalia Cangi –  farà conoscere ad un ampio pubblico un’opera straordinaria e contribuirà, ne siamo certi, a tenere alta l’attenzione sull’Archivio e sul Piccolo museo del diario, in tempi di forzata chiusura. Speriamo che questa iniziativa possa contribuire ad alleggerire questi giorni difficili e drammatici“.

Un progetto “fatto in casa” in cui Mario Perrotta , con le musiche originali di Mario Arcari e i brani al pianoforte eseguiti da Silva Costanzo,  ha voluto ridare al tempo di questa clausura forzata una dimensione più umana, rilassata, una cura dell’anima altrettanto necessaria dopo la prioritaria cura dei corpi. Ogni puntata sarà contraddistinta da una parola che evidenzierà il passaggio narrativo di questa lunghissima narrazione.

Si parte il prossimo 6 aprile con l’omaggio di Mario Perrotta a Vincenzo Rabito attraverso un racconto sul canale youtube.com/archiviodiari e dal 6 al 17 aprile in onda anche su Radio3 Suite in apertura di trasmissione, in un orario compreso tra le ore 20 e le ore 21.

Le puntate saranno poi disponibili in podcast alla pagina https://www.raiplayradio.it/programmi/idiaridipievesantostefano, assieme al link all’intero ciclo sul canale YouTube dell’Archivio Diaristico.

(foto articolo by Luigi Burroni)

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