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Marco D’Amore incontra il pubblico a San Casciano dei Bagni

L’iconico Ciro della serie “Gomorra” e del film “L’Immortale”, racconta il suo lavoro in teatro, al cinema e in tv, intervistato da Laura Delli Colli

Marco D’Amore

Volto noto per l’interpretazione di Ciro di Marzio in Gomorra, Marco D’Amore si racconta

Il volto di alcuni attori si lega indissolubilmente al personaggio che interpretano e che li ha resi famosi: una sovrapposizione che diventa una sorta di arma a doppio taglio, che dapprima porta alla grande notorietà ma della quale diventa quasi impossibile liberarsi. E’ quello che è successo all’attore Marco D’Amore, oggi da tutti conosciuto come Ciro di Marzio, della nota serie tv Gomorra, della quale è stato uno dei principali protagonisti. Liberamente ispirata all’omonimo best seller di Roberto Saviano, la serie racconta le vicende per la lotta per il potere, gli affari loschi, i traffici di droga e armi, gli intrighi con la politica, della camorra napoletana, dove spadroneggia la famiglia Savastano, in continua lotta con altre famiglie malavitose.

E proprio con la serie Gomorra, Marco D’Amore ha avuto quel processo di forte identificazione con il personaggio interpretato: con essa è cresciuto artisticamente nelle prove attoriali, sempre più credibili, fino a diventare regista della terza serie. Dalla regia per il piccolo schermo è passato al cinema, debuttando con il film L’Immortale, spin-off della serie, che continua a raccontare le vicende di Ciro Di Marzio, sempre da lui interpretato. Ciro detto “L’immortale”, come recita il titolo del film.

Alla fine della terza serie Gomorra, Genny era stato costretto a sparare all’amico Ciro; nel film L’Immortale Ciro è ancora vivo, è riuscito a sopravvivere al colpo di pistola che ha ricevuto ma è costretto ad andare via da Napoli ed iniziare una nuova vita in Lettonia, dove si troverà coinvolto in altre violente storie criminali.

Marco D’amore, attore per il teatro, in cinema e la tv

Ma dal curriculum di Marco D’Amore è facile capire che l’attore non si fermerà al personaggio di Ciro. La sua formazione e carriera iniziano a teatro, con lo spettacolo Le avventure di Pinocchio, diretto da Andrea Renzi, poi il diploma alla scuola di arte drammatica Paolo Grassi, il lavoro negli spettacoli Solita formula, Macbeth, La trilogia della villeggiatura. Con Francesco Ghiaccio fonda la compagnia di produzione teatrale e cinematografica La Piccola Società, mentre per Elena Bucci, oltre che nel citato Macbeth, lavora ne Santa Giovanna dei Macelli, per diventare poi regista teatrale di American Buffalo, da un’opera di David Mamet.

Anche al cinema Marco D’Amore vanta un bel curriculum, con le sue interpretazione, tra le altre, in  Una vita tranquilla e Alaska, di Claudio Cupellini, in Perez, di Edoardo De Angelis e Brutti e Cattivi, di Cosimo Gomez, mentre nel 2020 ha preso parte al film, uscito per Sky lo scorso giugno Security, un thriller diretto da Peter Chelsom, regista di successi come Serendipity, Shall We Dance?, Hannah Montana, ambientato in Toscana a Forte dei Marmi e girato in piena pandemia.

L’incontro a San Casciano dei Bagni, moderato da Laura Delli Colli

Per raccontare il suo lavoro al pubblico, Marco D’Amore sarà presente agli incontri de La Terrazza di San Casciano dei Bagni, sabato 17 luglio (ore 18.30), intervistato da Laura Delli Colli, una delle principali figure del cinema italiano, scrittrice e giornalista, presidente dei Giornalisti Cinematografici italiani che assegnano i Nastri d’Argento e della Fondazione Cinema per Roma.

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