Attualità /LE PRIORITA' DELL'OGGI

Diritti “irrinunciabili” di oggi? Per Mazzeo partire da salute, lavoro e scuola

Monumenti illuminati di bianco e rosso (i colori della Toscana) dalle 19. Il presidente del Consiglio Regionale: “Un gesto comune di resistenza. Dopo il buio di questo periodo, può rappresentare la base su cui fondare un nuovo Rinascimento”

E’ iniziata simbolicamente dal Santuario della Madonna di Montenero a Livorno la giornata di celebrazioni per la Festa della Toscana (nel 234esimo anniversario dall’abolizione della pena di morte) con la visita del presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo. Proprio a Montenero infatti si trova la ‘Galleria dei Comuni’, unico luogo dove sono depositati tutti gli stemmi ufficiali delle amministrazioni comunali.

“Ho voluto rivolgere una preghiera alla Madonna insieme al vescovo di Livorno, Simone Giusti, affinché protegga la Toscana e i toscani in questo momento così complicato e difficile in cui siamo in prima linea a combattere per dei diritti fondamentali il diritto alla salute e il diritto al lavoro”, ha detto Mazzeo che ha toccato nuovamente il tema dei diritti “dell’oggi” anche successivamente, nel corso della Seduta Solenne del Consiglio Regionale a Firenze.

Una regione che fa “del diritto alla pace, del diritto alla vita, dei diritti fondamentali come quelli più moderni, penso ad esempio alla connessione digitale per tutti, un impegno culturale irrinunciabile”, ha ribadito il presidente.

Mazzeo si è calato nel presente, provando a dare concretezza e gambe alle celebrazioni della Festa della Toscana, riscoprendone un significato allargato e calibrato anche sui bisogni attuali della società aggravati dalla pandemia, a partire dal lavoro.  Le aree di povertà e disagio – ha spiegato-  “si sono allargate e hanno colpito soprattutto chi già viveva in condizioni di precarietà e quindi soprattutto i giovani e le donne”.

Il presidente non ha mancato poi di parlare di scuola, uno dei temi più dibattuti dall’inizio dell’emerga corona virus.  “Il diritto allo studio, a sua volta, è stato messo a dura prova da questa pandemia e questo ci chiama a un impegno ancora più forte. Dobbiamo – ha aggiunto – cercare di far tornare i ragazzi prima possibile a scuola, la didattica a distanza è ancora una forma di disuguaglianza”.

“Vorrei che sempre più in futuro – ha proseguito il presidente del Consiglio regionale – tutti insieme facessimo in modo che il 30 novembre diventi non una celebrazione, ma un investimento rivolto sempre più ai giovani: un investimento per prepararli a ricevere il testimone di una Toscana orgogliosa della propria storia di civiltà, ma anche capace di scommettere sul futuro perché forte di una coscienza collettiva”.

Una coscienza ‘collettiva’ che sarà simbolicamente rappresentata anche questa sera (a partire dalle 19) con l’illuminazione dei principali monumenti della Toscana. I colori saranno il bianco e il rosso che campeggiano, insieme al Pegaso, nella bandiera della Regione. Un’immagine di unità e di speranza”, l’ha definita Mazzeo.

“È un gesto comune di ‘resistenza’ che si compie nel nome dei diritti e della libertà e che – ha chiosato – dopo il buio di questo periodo, può rappresentare la base su cui fondare un nuovo Rinascimento. Questa è la scommessa più grande che ci attende”.

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