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Messe aperte ai fedeli, cardinale Betori: ‘Opportuno iniziare con funzioni feriali’

Dal 18 maggio riprendono le celebrazioni liturgiche con i fedeli. La Diocesi di Grosseto lancia l’hashtag #iotornoinchiesa

Da lunedì 18 maggio anche in Toscana ripartono le messe con i fedeli, grazie al protocollo firmato ieri dal presidente della Cei, dal presidente del Consiglio e dal ministro dell’Interno, in cui vengono determinate le modalità con cui sarà possibile riprendere le messe aperte alla popolazione. 

Il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze e presidente della Conferenza episcopale toscana, ha espresso e “vivo compiacimento” a nome dei vescovi toscani per il protocollo e la ripresa delle celebrazioni con i fedeli. E parlando sempre a nome delle Chiese toscane spiega che le stesse “si sentono impegnate a una “attenta ricezione delle disposizioni concordate, a evitare ogni fuga in avanti, soprattutto a vivere le nuove possibilità che si aprono come servizio al nostro popolo. Di questo fa parte anche l’opportunità di iniziare con alcuni giorni di celebrazioni feriali, che permetteranno di verificare, con numeri più contenuti, i modi con cui dare attuazione alle disposizioni. 

“Nell’applicare il protocollo si cercheranno le condizioni e le forme di esercizio del culto che meglio concorrano a continuare il contrasto alla diffusione della pandemia – spiega ancora Betori – le chiese della Toscana che hanno vissuto le limitazioni poste alle celebrazioni nella prima fase della pandemia con sofferenza ma al tempo stesso consapevoli di contribuire in tal modo alla tutela della salute di tutti, sono ora liete di poter condividere con l’intera società questa seconda fase, che in cui si prospetta una prudente ripresa della vita sociale, tra le cui dimensioni si colloca anche la vita delle comunità di fede”. 

chiesa messe

E intanto per segnare la nuova fase la diocesi di Grosseto, che durante il lockdown aveva lanciato l’hashtag #lafedenonsichiude, come incoraggiamento a continuare a vivere la dimensione ecclesiale della fede pur nella distanza fisica, adesso propone il nuovo hashtag #iotornoinchiesa.
 “Oggi – commenta il vescovo Rodolfo – con gioia possiamo dire che possiamo compiere i primi passi per una ripresa graduale della vita comunitaria che per i cristiani nasce intorno all’Eucaristica. Nel ringraziare Governo e Cei per il lavoro fatto, è opportuno ribadire che si tratta di una ripresa graduale, che richiede alla nostra comunità diocesana senso di responsabilità, affinché la gioia di questo momento possa essere vissuta con consapevolezza e animo aperto. Ci sarà richiesta la pazienza per fare in modo che tutti rispettino le regole che dobbiamo darci per evitare la ripresa della curva epidemica.”

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