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Mezzo secolo senza Armando Picchi. Livorno ricorda il capitano della “Grande Inter”

Sono trascorsi 50 anni da quel 26 maggio 1971, giorno della sua prematura scomparsa. Ma Livorno non ha mai dimenticato il grande libero a cui ha dato i natali (e dedicato lo stadio). Due giorni di eventi per ricordarlo

Armando Picchi

Il Comune di Livorno ha organizzato due giorni di eventi per ricordare Armando Picchi, indimenticabile capitano della “Grande Inter” a cinquant’anni dalla scomparsa, avvenuta il 26 maggio 1971. Alla due giorni parteciperà anche Massimo Moratti, ex presidente interista e figlio di Angelo, alla presidenza proprio durante il periodo della “Grande Inter”. A ricordare il capitano interista è la città natale di Picchi, che a Livorno è nato il 20 giugno 1935 e che ha vestito la casacca amaranto dal 1954 al 1959, in serie B e C. “Mi perdonerete se non parlo di getto, ma debbo piuttosto ricorrere a uno scritto” ha detto Leo Picchi, figlio dell’ex capitano nerazzurro. Nonostante siano passati 50 anni, parlare di mio padre mi fa commuovere e spesso mi annebbia i pensieri. Ho creduto fosse buona cosa annotarmi ciò che vorrei comunicare a tutti voi”.

Le parole del figlio

“Spero con tutto il mio cuore che guardandoci dall’alto possa essere soddisfatto delle persone che siamo diventate”

“Permettetemi di ringraziare, a nome della mia famiglia, il sindaco Salvetti e in generale tutta l’amministrazione comunale della città di Livorno. È un grandissimo onore per la famiglia Picchi che mio padre Armando sia ricordato dalla sua città e dalla sua gente, che tanto amava, con grande e sincero affetto” ha proseguito il figlio. È volato in cielo 50 anni fa e mi sembra ieri che insieme a mio fratello Gianmarco stavamo vivendo, con un’infinita pesantezza nel cuore, le commemorazioni per i dieci anni dalla sua scomparsa che si tennero proprio nella sua adorata città nel lontano 1981. Io avevo 12 anni, mio fratello 10 e mezzo, ci sembrava che fosse trascorsa una vita intera da quando ci aveva lasciati. Ma si sa, da bambini la percezione del tempo è completamente differente. Ciò che invece è rimasta assolutamente immutata è la mancanza che di nostro padre avvertiamo ogni singolo giorno. Mi capita spesso di domandarmi che tipo di babbo sarebbe stato e nei momenti della vita nei quali abbiamo dovuto compiere delle scelte importanti, non ho mai potuto fare a meno di domandarmi che cosa avrebbe deciso lui, o come si sarebbe comportato. Pur non avendolo conosciuto veramente, ma ahimè solo sfiorato, abbiamo sempre cercato di non dimenticare che cosa significasse essere figli di un uomo dotato di una tale tempra. Abbiamo sempre cercato di onorarne la memoria e di perpetrarne il ricordo. E spero davvero con tutto il mio cuore che guardandoci dall’alto possa essere soddisfatto delle persone che siamo diventate. Grazie infine alla città di Livorno e a tutti i livornesi per l’inesauribile e incondizionato amore che sempre riservano a nostro padre Armando” ha concluso Leo Picchi. “E anche ai suoi fratelli Leo, del quale porto orgogliosamente il nome, Mity e Mario”.

Il ricordo di Moratti

“Armando Picchi è Livorno” ha detto il sindaco Luca Salvetti. “Lo è perché la sua storia è straordinaria, ha un epilogo naturalmente drammatico, ma quello che lui ha rappresentato nello sport, ma soprattutto nel continuo e forte legame con la città di Livorno, è un qualcosa che noi dobbiamo esaltare al massimo. A 50 anni dalla scomparsa era giusto pensare a qualcosa da fare per sottolineare questo passaggio”. [/mark]Moratti ha ricordato Picchi come “uomo corretto e fiero”[/mark]. “Ho ricordi meravigliosi legati al grandissimo capitano” ha aggiunto. “Picchi era un personaggio a cui tutti facevano riferimento ed era una persona stupenda che ci ha lasciati troppo presto. L’Inter deve a lui il suo successo”.

Gli eventi

Il programma della due giorni dedicata a quello che è considerato uno dei migliori liberi del calcio italiano e a cui è intitolato lo stadio di Livorno, parte dalla Fortezza Nuova, giovedì 27 maggio alle 21, con lo spettacolo “In ricordo di Armando Picchi”, di Alessandro Brucioni e Michele Crestacci. Venerdì 28 maggio alle 16.30, nel gabbione dei Bagni Fiume, si terrà una partita amichevole a cui parteciperanno, oltre al figlio Leo Picchi, i big livornesi del pallone Massimiliano Allegri, Igor Protti, Cristiano Lucarelli, Leonardo Pavoletti, con Mario Menicagli, Alessandro Brucioni, Michele Crestacci, Alessandro Guarducci, Nicola Falleni e il sindaco Salvetti. Giacomo “Ciccio” Valenti farà la cronaca della partita. Alle 18 seguirà un talk show nel salone del ristorante dei Bagni Fiume. Infine ci sarà la presentazione del libro/monologo “Picchi”, edito da Sillabe, e la proiezione del docufilm “Armando Picchi, diario di bordo del capitano”.

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