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Mobilità e infrastrutture al centro dell’accordo tra i sindaci di Pisa, Livorno, Lucca e Firenze

Sottoscritto un documento programmatico e definita un’agenda condivisa. Conti: “Lo sviluppo infrastrutturale della Toscana vuol dire più opportunità, più lavoro, più turismo”

La FIPILI, gli aeroporti di Firenze e Pisa, il raddoppio della linea ferroviaria Firenze-Lucca sono solo alcune delle infrastrutture al centro dell’accordo programmatico siglato questa mattina, 1° aprile, dai sindaci di Pisa, Livorno, Lucca e della città metropolitana di Firenze e i rispettivi assessori con deleghe alla mobilità.

L’obiettivo di questo documento è quello di stabilire le priorità per la mobilità regionale come il miglioramento del sistema dei collegamenti di area vasta e area metropolitana fiorentina, con particolare riferimento alle infrastrutture stradali e ferroviarie, ai sistemi di trasporto rapido di massa, alle nuove connessioni di mobilità leggera e sostenibile, gli interventi necessari per farsi trovare pronti alla ripartenza e un cronoprogramma preciso per sfruttare al meglio le risorse che arriveranno dall’Europa e dal Governo centrale.

«Stamattina con i sindaci di Livorno, Lucca e Firenze – ha dichiarato il sindaco di Pisa, Michele Conti – ci siamo confrontati su infrastrutture, mobilità e trasporto pubblico locale stilando un documento comune. Abbiamo una grande opportunità in questa fase di progettazione della ripartenza, non dobbiamo sprecarla: il momento è favorevole per chiedere che siano finanziati gli interventi necessari allo sviluppo della nostra Regione e lo possiamo fare superando i campanili e trovando sinergie fra le città toscane. Si è costituito un gruppo tecnico operativo, coordinato dagli assessori alla mobilità dei nostri Comuni, per creare una road map che porti a risultati concreti. Lo sviluppo infrastrutturale della Toscana vuol dire più opportunità, più lavoro, più turismo».

Nel documento si legge infatti che «La Toscana a due velocità non può reggere. Una costa che si dibatte tra mille problematiche e una parte interna che viaggia ad alti ritmi, ci consegnano una regione zoppa, incapace di decollare rischiando uno stallo tale da penalizzare tutte le province. Per cambiare questo quadro servono strategie nuove che abbiano come base il rilancio infrastrutturale, propedeutico a quello economico, occupazionale e sociale. Una convinzione che il periodo pandemico che stiamo vivendo sembra confermare in maniera inequivocabile. Una convinzione che però, proprio in questa fase delicata e con la grande opportunità del Recovery Fund, può rafforzarsi».

Si apre così una nuova fase di collaborazione sui temi della mobilità. Le quattro città toscane sono pronte a mettere da parte campanilismi e le contrapposizioni per privilegiare interessi comuni e regionali. Questa cooperazione sarà così fondamentale per rendere la Toscana più competitiva rispetto alle altre regioni e più connessa all’Europa.

Questi gli interventi e i temi al centro dell’accordo:

  • Il potenziamento e la razionalizzazione della gestione della FI-PI-LI con la disponibilità a verificare il progetto regionale di Società Toscana Autostrade, individuando un accordo con le province di Pisa, Livorno e la città metropolitana di Firenze, per valorizzare questa arteria a favore del traffico pendolare senza pedaggio, con l’obiettivo di spostare il traffico commerciale pesante sull’asse autostradale A 11.
  • L’accelerazione dei progetti di autostrade per l’Italia ASPI relativi alla A11 Firenze-Lucca a cominciare dalla terza corsia del tratto Firenze-Pistoia, dalla realizzazione dello svincolo autostradale Firenze Peretola e della progettazione dello svincolo di Lucca dalla parte est Mugnano da inserire nel nuovo piano operativo della città di Lucca, anche in relazione al collegamento del previsto asse nord-sud per la velocizzazione dei trasporti nelle aree interne e del miglior collegamento tra l’autostrada Sestri Levante- Livorno e la prevista tangenziale nord est di Pisa.
  • Il sostegno all’idea di un collegamento ferroviario veloce tra Pisa e Firenze in modo da avvicinare la costa al nodo ferroviario dell’alta velocità di Firenze.
  • La pianificazione di un collegamento metro tranvia che connetta Livorno-Pisa-Lucca anche in rapporto con il raddoppio della ferrovia tra Firenze e Lucca.
  • Il sostegno condiviso ai progetti di sviluppo dei due scali aereoportuali Galilei e Peretola in una visione integrata e complementare, facendo leva sulla operante Società Unica di Gestione, perseguendo i piani di investimenti sui due scali.
  • Il completamento delle ciclovie con ultimazione della Ciclopista Tirrenica da collegare alla Ciclopista dell’Arno e del Serchio.
  • L’infrastrutturazione digitale di tutte le connessioni ferroviarie e viarie dell’area interessata.
  • La promozione della centralità del nodo portuale di Livorno in collegamento con l’interporto e con i poli industriali lucchesi, nell’ambito del più generale quadro di collegamenti europei della rete Ten-T.
  • Il completamento del corridoio tirrenico compresa la realizzazione del lotto zero.

Questo documento è solo il punto di partenza, il tavolo di lavoro dei sindaci ha già infatti stabilito quali saranno i passi successivi. Da qui ai prossimi mesi saranno replicati questi incontri in ciascuna delle città coinvolte, con la partecipazione dalle altre città interessate dal piano a cominciare da Prato e Pistoia. Seguirà poi la costituzione di un gruppo di lavoro tecnico e sarà chiesto un incontro al Presidente della Regione Toscana e all’assessore regionale ai trasporti, nonché al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti del Governo, entro la fine di aprile.

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