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Moda: tutto pronto per Pitti Filati, fatturato 2018 in crescita del +2,7%

Dal 23 al 25 gennaio 119 marchi della filatura internazionale in msotra alla Fortezza da Basso di Firenze

Scalda i motori l’edizione 84 di Pitti Immagine Filati, che si terrà a Firenze dal 23 al 25 gennaio 2019, con 119 marchi della filatura internazionale che presentano l’anteprima mondiale primavera-estate 2020 delle collezioni di filati per maglieria.

Lo spazio ricerca guarda allo sport, al Far East e alle subculture: dalle attese Olimpiadi in Giappone deriva un forte impulso alla cultura visiva. Tra sport nazionali e ‘nuovi’ – provenienti dalla strada e dalle sottoculture giovanili – come il surf e lo skate, per la prima volta inclusi tra le discipline olimpiche ufficiali. Sullo sfondo, il Giappone e la sua cultura millenaria, in bilico tra tradizione e innovazione, tra commistioni culturali e sovrapposizioni di stili. Due i progetti speciali: il primo guarda all’ormai sdoganato accostamento di tecno materiali e lane pregiate nella moda con un’installazione-evento.

Invece il progetto CustomEasy vede i filati di punta degli espositori che verranno trasformati in maglie dai maglifici di Knitclub e trattati da Intex, azienda del settore delle tinture e trattamenti. Spazio anche ai talenti del knitwear con il Fashion Show del Master in Ckd di Accademia Costume & Moda e Modateca Deanna, alla Sala della Ronda, mercoledì 23 gennaio.

Per la filatura italiana il 2018 si è rivelato un anno “complessivamente discreto”, spiega la nota di Centro Studi di Confindustria Moda per Sistema Moda Italia. Secondo le elaborazioni preliminari il fatturato settoriale del 2018 è stimato mediamente in aumento del +2,7%, oltrepassando i 2,9 miliardi di euro. A differenza del più recente passato, nel corso del 2018 il mercato estero ha premiato il filato italiano, specie laniero e liniero.

Non va tuttavia dimenticato, spiega la nota, come il bilancio settoriale possa risentire dei rincari della materia prima (sia la lana sia il cotone hanno sperimentato aumenti nei 12 dell’anno). D’altra parte, l’indice dei prezzi alla produzione della filatura monitorato da Istat fa registrare un aumento su base annua nella misura del +2,5% in Italia e del +2,0% nel caso delle vendite oltreconfine.

Sul fronte estero, la filatura nel suo complesso assiste ad un’inversione di tendenza, vedendo tornare l’export in territorio positivo (+3,6%, dinamica che porterebbe il fatturato estero settoriale sugli 854 milioni di euro). Del resto, l’export di filati lanieri è stato caratterizzato da dinamiche di crescita nel corso di tutto il 2018, mentre l’export di filati cotonieri, positivo nel primo semestre, ha progressivamente perso velocità.

L’export di filati linieri è risultato particolarmente vivace. Contestualmente l’import dovrebbe archiviare un lieve calo stimato al -0,5%, per un ammontare complessivo di 882 milioni di euro. Il mercato interno, intercettato dalla variabile consumo apparente, si dovrebbe essere ulteriormente rafforzato (+0,2%). Considerando il versante occupazionale la filatura laniera vede una flessione ancora nel primo trimestre (-1,9%) per poi assistere ad una conferma dei livelli occupazionali nel secondo trimestre e ad un timido segnale positivo nel terzo (+0,5%).

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