Attualità/

Montagna, la neve non c’è. Il presidente Giani chiede 50 milioni di euro per gli Appennini

I numeri parlano da soli: danni quantificati in 50 milioni di euro ma che potrebbero diventare 150 se si considerano anche i danni indiretti. La posposta di Giani sul tavolo della Ministra Santanchè: “Permettere ai comuni di trattenere l’Imu”

cabinovia neve

Un bilancio disastroso per la montagna, la mancanza di neve sta causando perdite ingenti tanto che si lavora per attivare un piano per gli Appennini per far fronte ai danni subiti dalle attività economiche. Danni quantificati in 50 milioni di euro ma che potrebbero diventare 150 se si considerano anche i danni indiretti .

A Roma, al tavolo sull’emergenza neve sugli Appennini convocato dal ministro al turismo Daniela Santanchè, organizzato con Regioni e categorie del settore, sono intervenuti anche il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore all’economia e al turismo Leonardo Marras.

Con una disposizione di legge assunta circa 10 anni fa durante il  governo Monti – ha spiegato Giani – era stata assunta una misura che prevedeva che il gettito dell’Imu nei comuni con una particolare quantità di seconde case dovesse essere  tenuto per il 50 per cento nel bilancio del comune e, per il restante 50 per cento, inserito in un fondo specifico del ministero che avrebbe provveduto a distribuire  queste risorse su altri comuni disagiati. Oggi i comuni disagiati sono proprio quelli che percepiscono l’Imu anche delle seconde case e quindi la proposta, in via definitiva o almeno per tre anni, è quella di non redistribuire, attraverso il fondo, questi soldi ma di trattenerli in questi comuni. La proposta ha trovato immediato riscontro in comuni montani di varie regioni come Abetone-Cutigliano (Toscana), Pescasseroli (Abruzzo), Sestola (Emilia Romagna); nella riunione si è convenuto che questo potrebbe essere un primo intervento a costo zero per il bilancio dello stato per mantenere il gettito delle seconde case direttamente nei comuni montani”.

Prendiamo l’Abetone – evidenzia Giani –  su 1,9 milioni di euro, 1 milione dovrebbe essere restituito a questo fondo nazionale. La nostra proposta è che per le località di montagna dell’Appennino alle prese con l’emergenza neve, quello che viene riscosso venga rispeso in quel comune”.

Il presidente ha sollecitato altri provvedimenti “importanti e urgenti” a tutela del lavoro e dell’economia locale: “Innanzitutto la possibilità di accedere alla cassa integrazione in deroga per per i lavoratori a tempo indeterminato e stagionali. E poi la sospensione dei mutui assunti per spese dedicate a investimenti inerenti l’attività economica della montagna”.

È una situazione drammatica – ha aggiunto Marrasche vive la nostra montagna e che si estende a tutto l’Appennino. Occorrono immediate azioni per fare fronte allo stato di vera e propria emergenza. Siamo pronti a collaborare immediatamente con il ministero per costruire le misure più appropriate per affrontare l’emergenza e per disegnare un progetto con una prospettiva di lungo periodo”

I più popolari su intoscana