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© Federico Ciapijpg

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Musicus Concentus, l’autunno delle sette note tra Poeti del piano solo, A jazz supreme e Disconnect

Quattordici appuntamenti per la stagione di concerti alle porte, l’occasione per scoprire e approfondire le nuove sonorità del jazz, dell’elettronica e della new music. A ospitare gli appuntamenti la Sala Vanni a Firenze

Il Musicus Concentus riparte da dove era stato costretto a fermarsi: da venerdì 1 ottobre torna Tradizione in Movimento. Quattordici appuntamenti per la stagione di concerti alle porte, sempre a scoprire e approfondire le nuove sonorità del jazz, dell’elettronica e della new music. A ospitare gli appuntamenti, come da tradizione, la Sala Vanni a tutti gli effetti uno dei presidi culturali più importanti dell’Oltrarno.  

Dopo un anno difficilissimo, nel quale ci siamo chiesti come avremmo potuto ricominciare e dove sarebbe finito il nostro pubblico – ha spiegato Fernando Fanutti, presidente di Musicus Concentus – Abbiamo deciso di riprendere da dove avevamo lasciato, ovvero gli artisti e i progetti in cartellone nell’autunno-inverno 2020/21, perché la validità di quelle scelte non è stata minimamente scalfita dai mesi trascorsi in lockdown. E abbiamo scelto di sovrapporre molte delle nostre linee programmatiche per dare al nostro pubblico un segnale di vitalità, perché nessuno si sentisse trascurato, perché ciascuno potesse avere la visione di ciò che sarà il nostro nuovo futuro: a cominciare dal 2022, anno in cui il Musicus Concentus compirà i suoi primi cinquanta anni di vita”.  

La stagione dell’autunno 2021 sarà quindi propedeutica per l’Associazione Musicus Concentus nell’attesa di tagliare il traguardo del mezzo secolo. All’appuntamento Musicus Concentus ci arriva con il rinnovato contributo di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Città Metropolitana di Firenze e con il sostegno di Fondazione CR Firenze.

Shai Maestro

I Poeti del Piano Solo 

Il cammino del Musicus Concentus riparte con “I Poeti del Piano Solo” dal 1 al 3 ottobre; format reso possibile grazie alla collaborazione con l’Associazione Something Like This, e alla co-direzione artistica di Stefano Maurizi. L’apertura della seconda edizione, prevista per venerdì 1 ottobre, è affidata a Enrico Zanisi, artista che esplora al piano i confini del jazz senza artifici ed effetti speciali come già emerso in Piano Tales il suo primo disco per piano solo. Potenza, armonia e un repertorio che abbraccia sonorità anche classiche: questo il biglietto da visita di Shai Maestro, uno dei pianisti più promettenti e di talento della sua generazione sul palco della Sala Vanni sabato 2 ottobre. Chiude la tre giorni de “I Poeti del Piano Solo” Alessandro Lanzoni, con il concerto di domenica 3 ottobre (ore 19). Un artista animato da un costante spirito di ricerca musicale che sul palco della Sala Vanni trova il modo di esprimere, spesso improvvisando, la propria creatività nel modo più autentico e personale possibile

Bill Kouligas

La sperimentazione sonora di Disconnect 

Disconnect <code>, progetto dedicato alla sperimentazione sonora, contribuisce al calendario autunnale del Musicus con due appuntamenti in vista dei festeggiamenti dei 50 anni. I due concerti rientrano nel concept “Dreams Born From Cells”, che si propone di avvicinare la tecnologia alla materia dei sogni con una serie di live a cavallo tra esperienze oniriche e sonorità digitali. Venerdì 8 ottobre in Sala Vanni protagonista lo stile minimal di Lyra Pramuk, formazione classica che incontra artiste del calibro di Bjork, Laurie Anderson, Meredith Monk, M.I.A. e Missy Elliot. La giovane artista è capace di esprimere nuove sonorità, non a caso definite Folk del futuro, solo con l’uso della voce. Venerdì 3 dicembre Disconnect <code> ospita la personalità eclettica di Bill Kouligas, artista, designer e musicista con base a Berlino: è conosciuto per aver dato vita alla PAN, piattaforma multidisciplinare ed etichetta discografica con i nomi  del momento. 

A Jazz Supreme si fa in sei

Sei appuntamenti sul palcoscenico della Sala Vanni per raccontare la migliore scena jazzistica contemporanea: questo è il biglietto da visita di “A Jazz Supreme“, la rassegna co-diretta dal pianista Simone Graziano. Si parte dalla costante ricerca di idee ed emozioni di Luca Aquino, uno dei musicisti del jazz italiano più apprezzati nel panorama internazionale, e Giovanni Guidi, allievo di Enrico Rava, attesi in concerto venerdì 15 ottobre in Sala Vanni. Il gruppo She’s Analog – atteso per venerdì 22 ottobre – esplora le possibilità sonore offerte da una particolare declinazione del trio bassless, le stesse che si ritrovano nel loro album di debutto “What I bring What I Leave”. Venerdì 29 ottobre A Jazz Supreme celebra l’incontro tra Ada Montellanico, cantante e compositrice tra le più importanti e originali e Michel Godard, artista poliedrico e suonatore di serpentone. WeTuba vede inoltre la presenza di tre musicisti che rappresentano l’espressione più all’avanguardia del giovane jazz italiano: Simone Graziano al pianoforte, Francesco Ponticelli al contrabbasso e Bernardo Guerra alla batteria. Tutti e tre non sono nuovi a collaborazioni con Ada Montellanico. Venerdì 5 novembre, sul palco della Sala Vanni Gabrio Baldacci presenta “Nina”, un disco triplo che raccoglie tutte le sue anime sonore. Un decennio di musica in tre capitoli: Solo, Tambrio (in duo con Stefano Tamborrino alla batteria), e Mr Rencore (in trio con Beppe Scardino al sax baritono e Daniele Paoletti alla batteria). Il “Monumental duo” di Roberto Ottaviano e Alexander HawkinsFrom Africa to the Eternity”, venerdì 12 novembre, celebra l’incontro di due grandi artisti e soprattutto due menti musicali sofisticate e poetiche: standard e composizioni originali si alternano in un flusso dominato dal magistrale interplay. Venerdì 19 novembre insieme a Music Pool la rassegna ospita Zoe PiaShardana”, un progetto in equilibrio tra follia e razionalità, passione e sentimento, repertori e suoni a cavallo tra il jazz di oggi, l’improvvisazione e l’etnia.

Il “recupero” di Redi Hasa e di Pan•American 

Grande attesa per il recupero del concerto di Redi Hasa, ormai prossimo al soldout e riprogrammato per il 9 ottobre. Il violoncellista, noto per la collaborazione con Ludovico Einaudi, proporrà brani dal suo primo album solista “The Stolen Cello” del 2020. Molti ricorderanno l’artista per “Seven Days Walking”, progetto che è stato scelto per le colonne sonore dei nuovi vincitori di Premi Oscar “Nomadland” e “The Father“. Recupero anche per Pan•American, riprogrammato in Sala Vanni per il 20 novembre: oggi progetto solista di Mark Nelson (mente, chitarra e voce dei seminali Labradford). Una rara occasione per ascoltarlo dal vivo.

La Sala Vanni

L’esordio di Jazz Prime

Tradizione in movimento ma con un occhio al territorio. La chiusura del cartellone 2021 è affidata a Jazz Prime: progetto nato con l’idea di esplorare la nuova scena creativa in Toscana e in tutta Italia e realizzato con Music Pool e Giotto Jazz. Uno spazio per i giovani artisti che stanno contribuendo al rinnovamento del jazz e delle nuove musiche. Sono in corso le selezioni dei gruppi destinati ad esibirsi nelle date di venerdì 26 e sabato 27 novembre, al Teatro Giotto di Vicchio

La ripartenza del Musicus

Il ritorno di Tradizione in Movimento è stato salutato da Regione Toscana e Comune di Firenze. “Musicus è un grande classico – ha sottolineato Cristina Giachi, presidente Commissione Cultura Regione Toscana – e ci mancava a causa della pandemia; è uno scrigno che, presidiando l’Oltrarno fiorentino, custodisce il meglio della musica contemporanea e del jazz. Abbiamo bisogno di riportare il pubblico nelle sale, di far di nuovo sperimentare l’emozione della musica dal vivo ascoltata insieme. C’è un’abitudine da rifondare. Contemporaneamente non si ferma il dibattito per ottenere un superamento dei limiti di capienza che consenta a realtà culturali fondamentali come questa di sostenere la loro attività”. La pandemia ci aveva privato della bellezza e delle sensazioni insostituibili dei concerti dal vivo – ha aggiunto Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Firenze –  Adesso che si è aperta una nuova fase di cauto ottimismo non vediamo l’ora di tornare nelle sale e auspichiamo davvero un aumento delle capienze nel rispetto di tutte le prescrizioni anti Covid. Grazie al Musicus per aver tenuto duro e per aver continuato a progettare e a programmare nuovi eventi animando un luogo, la Sala Vanni, che è un importantissimo presidio culturale dell’Oltrarno e della città”.

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