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Nada Malanima ‘riparte’ da Arezzo: l’8 marzo prende il via il tour

‘È un momento difficile tesoro’ è il nuovissimo album che la cantautrice toscana porterà in tour in tutta Italia

L’abbiamo vista qualche tempo fa al Festival di Sanremo insieme a Motta, dove ha vinto il Premio Miglior Duetto per la loro esibizione nel brano “Dov’è l’Italia” e adesso è pronta a ripartire in tour.

Nada Malanima ripartirà venerdì 8 marzo dal Karemaski di Arezzo in occasione della Festa della donna per presentare in tutta Italia per presentare “È un momento difficile tesoro”, il nuovo album di inediti. Il nuovo lavoro discografico vede il ritorno alla produzione di John Parish produttore di artisti del calibro di PJ Harvey, Eels, Giant Sand, Afterhours ed altri, che torna al fianco di Nada dopo lo splendido lavoro fatto nell’album “Tutto l’amore che mi manca” del 2004. In tour, Nada sarà accompagnata sul palco da Francesco Chimenti alle chitarre e tastiere, Franco Pratesi ai bassi e synth, Stefano Cerisoli alle chitarre e Luca Cherubini Celli alle batterie.

In “È un momento diffcile tesoro” si ritrova la vita, il pensiero e l’amore di cui Nada è capace. Ha dichiarato la cantautrice: “Ho sempre provato attraverso i miei dischi e i miei libri a cercare di raccontare quello che sento e avverto, sia dentro che fuori di me. È esattamente da questa disposizione d’animo che è nato “È un momento difficile, tesoro”. Sono dieci canzoni nate negli abissi del mio nero profondo, per poi misteriosamente raggiungere i colori e la leggerezza del pensiero, finalmente libero di andare dove portano sentimento e ragione che si uniscono per diventare tutt’uno. Anema e core, avrebbe detto il mio grande amico Fausto Mesolella, a cui dedico le parole di questa opera. Registrare ancora con John Parish è stato l’avverarsi di un desiderio che nutrivo dall’ultima volta che avevamo suonato insieme; con amicizia e qualche mail si è trasformato infine in una bellissima realtà. Ho passato con lui più di un mese in uno studio di registrazione a Bristol, il Playpen, con Marco “Quercia” Tagliola, grande ingegnere del suono, e con amici e musicisti di tutto il mondo che giravano lì intorno. È passato Howe Gelb con cui abbiamo bevuto birra, poi Pete Judge dei Portishead con cui abbiamo bevuto altra birra e che ha suonato la tromba in tre canzoni. E altri amici e amiche. Non mi è mai capitato in tanti anni di finire un disco e di essere fino in fondo soddisfatta. Oggi lo sono e questa soddisfazione mi rende felice. Questo disco, che forse non è affatto divertente, rende felici.”

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