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Il Natale in “zona rossa” è pieno di solidarietà. Tante iniziative in Toscana

Non è stato donato solo il tempo, ma anche cibo per i più bisognosi e pacchi per gli operatori sanitari. E poi ci sono i bimbi: un panettone giante per quelli dell’Istituto degli Innocenti e un tampone per i genitori di quelli del Meyer

Donazione agli operatori sanitari di Siena

È un Natale difficile. Il primo (e speriamo anche l’ultimo) in piena pandemia. Il rosso, che in questo periodo è in genere associato agli addobbi e al vestito di Babbo Natale, stavolta indica confini e divieti. Ci dice cos’è possibile fare e soprattutto cosa non si può fare. E allora ecco che, pur tra infinite difficoltà, c’è una Toscana solidale e silente che tende una mano al prossimo. In senso figurato, ovviamente. Ma anche compiendo piccoli grandi gesti concreti. Come quei volontari che in questi giorni stanno dando sostegno e aiuto ai più fragili. Li abbiamo visti anche nei supermercati, intenti a far spese per quelli che un pranzo di Natale non potranno permetterselo. Ma non sono i soli con l’attitudine all’altruismo.

Consegna doni da parte di Coldiretti

9 mila chili di cibo in tavola

Novemila chili di formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani, di alta qualità e a chilometri zero, sono stati donati dagli agricoltori di “Campagna Amica” ai più bisognosi nell’ambito dell’iniziativa la “spesa sospesa”, operativa lungo tutta la Toscana. L’iniziativa di solidarietà è promossa da Coldiretti della Toscana, in occasione della più grande giornata della “Spesa sospesa del contadino” per aiutare a combattere le nuove povertà e offrire ai più bisognosi un Natale sereno. “Sono state donate cibo e bevande alle famiglie più bisognose, attraverso gli enti caritativi e il Banco alimentare regionale” spiega il presidente di Coldiretti Firenze e Prato, Roberto Nocentini. A beneficiarne saranno soprattutto quei nuclei di nuovi poveri “invisibili” che, proprio a causa del repentino peggioramento della propria condizione economica, non sono stati ancora integrati nei circuiti “ufficiali” dell’assistenza. Un contributo determinante al raggiungimento dell’obiettivo è venuto dal management dei Consorzi Agrari D’Italia (Cai) e della Coldiretti che ha deciso di rinunciare a propri compensi straordinari a favore di una operazione di solidarietà importante per gli agricoltori e per i tanti cittadini che in questo momento si trovano in difficoltà anche per mangiare.

Donazione agli operatori sanitari di Siena

Pacchi dono per gli operatori sanitari dei reparti Covid

Quattro grandi cesti di Natale contenenti olio, vino, salumi e altri prodotti tipici del territorio comunale di Trequanda sono stati consegnati agli Ospedali Riuniti della Valdichiana a Nottola e all’azienda ospedaliera universitaria Santa Maria delle Scotte di Siena, da parte dell’amministrazione comunale di Trequanda e dei produttori locali. Il riconoscimento è stato consegnato dal sindaco Roberto Machetti e dai produttori Maria Stella Bianchini e Giacomo Toppini, in rappresentanza delle tante aziende coinvolte nel progetto, nelle mani degli operatori sanitari e dei professionisti dei reparti anti-Covid. Si tratta di un riconoscimento importante nei confronti dei tanti operatori sanitari che nel corso di questi mesi hanno affrontato l’emergenza sanitaria in prima linea e che continuano tuttora a garantire un fondamentale servizio al nostro territorio” afferma il sindaco di Trequanda. “Un sincero ringraziamento a loro e a tutte le aziende del nostro territorio che hanno voluto effettuare questa donazione, un gesto simbolico ma di fondamentale importanza durante il periodo natalizio”. I cesti con i prodotti tipici sono stati donati agli operatori sanitari dei reparti Covid dell’Ospedale di Nottola e del Santa Maria delle Scotte grazie alle donazioni raccolte dall’amministrazione comunale di Trequanda dalle aziende produttrici del territorio comunale.

Panettoni all’Istituto degli Innocenti

Panettone gigante per i bimbi dell’Istituto degli Innocenti

Un panettone gigante per i piccoli ospiti di Casa Bambini. È il dono che l’associazione Borgognissanti, con il suo presidente Fabrizio Carabba, ha voluto consegnare per le festività natalizie ai bambini che si trovano nella struttura di accoglienza dell’Istituto degli Innocenti. “L’Associazione Borgognissanti nasce nel 2001 con lo scopo di tutelare il decoro, la sicurezza e la pulizia del quartiere fiorentino e conta oggi 70 esercizi commerciali associati e 200 residenti simpatizzanti” spiega il presidente dell’associazione. “Ogni evento che abbiamo organizzato serve a raccogliere fondi per realtà benefiche della nostra città e i bambini sono sempre stati al centro dei nostri pensieri. Da 15 anni a Natale doniamo un panettone di quattro chili ai bambini della casa famiglia di San Paolino della Caritas. Quest’anno abbiamo deciso di fare lo stesso regalo anche ai bambini dell’Istituto degli Innocenti, con la speranza che questo terribile momento passi velocemente e che sia questo l’inizio di una vera collaborazione”.

Il Meyer dona un tampone ai genitori dei bimbi ricoverati

Tra i doni di queste festività, in epoca Covid, non sorprende trovare un tampone “extra” per stare tutti insieme, al sicuro, la vigilia e il giorno di Natale: è infatti questo il regalo che l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze ha fatto alle famiglie dei bambini ricoverati. La procedura straordinaria, che richiederà un notevole sforzo organizzativo agli operatori sanitari e del laboratorio di immunologia del nosocomio pediatrico, permetterà ai genitori di trascorrere insieme ai loro figli i giorni di festa. Dall’inizio dell’emergenza epidemiologica il Meyer ha adottato regole molto rigorose per tutelare la salute dei bambini e degli operatori. Ora a Natale l’ospedale si organizza per concedere uno “strappo alla regola” che non comprometta la sicurezza di bambini e sanitari. Nei giorni di Natale, salvo i casi in cui non sia consigliabile sotto il profilo clinico, le mamme e i papà che vorranno trascorrere insieme il momento della festa, saranno sottoposti a un tampone per verificare la loro negatività al coronavirus. Ottenuto il via libera, potranno accedere all’ospedale e trascorrere qualche ora serena, finalmente tutti di nuovo insieme.

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