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Il film “Nazarband” vince il River to River Florence Indian Film Festival, 21esima edizione

Il film Womb, di Ajitesh Sharma vince nella sezione Miglior documentario, mentre il premio al Miglior corto va a Kanya, di Apoorva Satish.

Film “Nazarband”

Dopo 6 giorni di programmazione al cinema La Compagnia di Firenze, 34 proiezioni tra prime italiane ed europee, talk, mostre, lezioni di cucina, film d’artista, ospiti d’onore – tra cui la star di Bollywood,  Amitabh Bachchan, e la star internazionale Kabir Bedi – è calato il sipario sulla 21esima edizione del River to River Florence Indian Film Festival.

A vincere il premio del pubblico, River to River Audience Award, è stato il film Nazarband, viaggio nella Calcutta profonda dell’acclamato regista Suman Mukhopadhyay; Womb, di Ajitesh Sharma è stato invece selezionato nella categoria miglior documentario, mentre il riconoscimento per il miglior corto è andato a Kanya, di Apoorva Satish.

Nazarband segue le vicende di Vasanti, una donna appena uscita dal carcere, mentre si avventura per i vicoli della tentacolare Calcutta, accompagnata dal piccolo truffatore Chandu. Una viaggio che si riserverà loro incontri inaspettati ed emozioni che potranno cambiare per sempre la vita di entrambi. “La notizia della vincita mi è arrivata mentre ero alla ricerca di nuove location nelle regioni interne del Bangladesh – ha dichiarato in un videomessaggio il regista indiano -. È un onore ricevere un riconoscimento da questo festival meraviglioso, di così lunga tradizione, ed è ancora più bello sapere che è statoassegnato da un pubblico che conosce e supporta il cinema indiano”.

Particolarmente significativa, per l’affermazione dei diritti delle donne in India, la vittoria a River to River del documentario Womb, nel quale la regista Ajitesh Sharma ha seguito la giovane attivista Srishti Bakshi nel suo viaggio di più di 4000 km, in 240 giorni, dal Sud del Kanyakumari al Nord del Kashmir, per la raccolta di storie di donne.

Il terzo riconoscimento, al cortometraggio Kanya, di Apoorva Satish, racconta invece di una ragazza adolescente che cresce  tra i valori della cultura occidentale e di quella indiana tradizionale e che si troverà ad un bivio quando sceglierà di diventare un subacqueo professionista.

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, intervenuto il giorno dell’inaugurazione del festival, ha dichiarato: “Ho un ricordo molto caro legato al festival che voglio condividere con voi, quando ho consegnato le chiavi della città al grande attore Irfan Khan, poi tragicamente scomparso, durante la mia prima edizione del River to River in qualità di sindaco. Ho ancora due anni e mezzo di mandato per avere la possibilità di incontrare altre grandi personalità del cinema indiano e spero di cuore che possa presto succedere di nuovo”.

“Sono felice di vedere tanto affetto per il cinema indiano – ha dichiarato l’ambasciatrice dell’India in Italia, Neena Malhotra – e mi dà una gioia particolare essere qui oggi in quanto il 2021 è un anno importante per il mio paese. Sono attualmente in corso le celebrazioni del 75/mo anniversario dell’indipendenza dell’India, e la presenza del Primo Ministro Narendra Modi al G20 segna un momento fondamentale nei rapporti tra Italia e India. L’industria cinematografica di Bollywood è la più grande al mondo, e voglio complimentarmi con Selvaggia Velo per essere riuscita a dare, con la sua selezione, un’idea del panorama variegato e interessante della nostra produzione filmica. Vorrei inoltre ringraziare la città di Firenze e la Regione Toscana per il prezioso supporto fornito al festival da oltre 20 anni”.

Cristina Giachi, Presidente della Commissione Beni e Attività Culturali della Regione Toscana, intervenuta invece in chiusura al festival, ha salutato con affetto il pubblico del festival del cinema indiano: “Vorrei salutare il pubblico, tornato in sala dopo la pandemia, e ringraziare il festival per portarci sempre un grande cinema, pieno di complessità. Ho seguito gran parte del festival online, nella sala virtuale Più Compagnia, un nuovo strumento dalle enormi potenzialità che permette al festival di arrivare a un pubblico molto più ampio. Tuttavia sono ancora più felice di essere in sala questa sera: tornare al cinema in presenza”.

“In questo momento di pandemia – ha spiegato Selvaggia Velo, direttrice e ideatrice del festival – di riapertura delle sale e ritorno in presenza, ci siamo concentrati particolarmente sulla scelta di film di qualità, sia per quanto riguarda la selezione d’autore, come l’omaggio al maestro Satyajit Ray, sia per le pellicole Bollywood. A causa della chiusura dell’India non è stato possibile avere ospiti in presenza, ma le star che nel tempo si sono avvicendate al River to River ci hanno sostenuto con collegamenti e partecipazioni virtuali, ribadendo sempre l’importanza di portare avanti il festival soprattutto in questa fase di pandemia”.

 

 

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