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Opere postmoderne dal fumetto al cinema: “Nostalgia del futuro” di Marco Saviozzi

Dal 22 febbraio al 4 marzo nello spazio espositivo Carlo Azeglio Ciampi a palazzo del Pegaso, in via dei Pucci a Firenze, la mostra dell’artista lucchese Marco Saviozzi che mette in luce 35 anni di carriera

Nello spazio espositivo Carlo Azeglio Ciampi a palazzo del Pegaso, in via dei Pucci a Firenze, dal 22 febbraio al 4 marzo la mostra dell’artista lucchese Marco Saviozzi. 

L’esposizione “Nostalgia del futuro” è l’occasione per fare il punto su una carriera artistica lunga 35 anni e su una cultura visiva, quella di Marco Saviozzi, che si è alimentata con istanze cosmopolite multidisciplinari, che spaziano dall’architettura al fumetto, dal cinema al pop con attenzione massima al postmoderno e la comunicazione di massa.

“Questa mostra ospitata negli spazi espositivi del Consiglio regionale prima di tutto è un doveroso tributo ad un artista toscano che da 35 anni onora la Toscana nel mondo con le sue opere. – ha dichiarato Antonio Mazzeo Presidente del Consiglio regionale della Toscana –Marco Saviozzi, pittore lucchese, ha un profondo legame con la Toscana. I suoi paesaggi, i suoi illustri personaggi del passato, le opere che la arricchiscono, sono spesso al centro della sua ricerca artistica. Una ricerca che, ancorata saldamente nella storia dell’arte, vuole ridare senso alla pittura come immagine, con tutta la sua forza evocativa. Le forme, i colori, i contrasti, assumono dunque una centralità perduta, senza tuttavia tralasciare i legami con la sensibilità moderna e post-moderna e, ancora di più, senza coltivare l’ambizione di un pubblico vasto proprio della Pop Art. Un artista dunque, Marco Saviozzi, che tiene insieme la tradizione pittorica tipicamente toscana con l’innovazione compositiva e l’apertura al mondo che sono propri della ricerca contemporanea. Questa capacità di legare passato e presente e di traguardare il futuro come tempo della consegna di ciò che siamo e siamo stati, rileva essere un elemento che ben si collega all’impegno dell’Istituzione che presiedo, il Consiglio regionale, cioè quello di contribuire ad alimentare ed aggiornare l’identità toscana all’apertura al mondo e al tempo che ci aspetta”.

La mostra “Nostalgia del futuro”

La mostra “Nostalgia del futuro” offre l’occasione all’artista di riproporre quelle che sono le sue tematiche privilegiate. Garibaldi, Cavour, Mazzini sfilano nella loro veste pop, potenziati dal processo di rielaborazione cromatica.

L’arte, la cultura e il cinema fanno da padrone nella poetica di Saviozzi; dagli omaggi al Pontormo della deposizione a quelli al paesaggio della Toscana che ha ispirato generazioni di artisti ai suoi figli illustri.

Tra i protagonisti delle sue opere: Dante è in testa senza dimenticare Puccini, fino ai tributi per Fellini, Truffaut, il cinema francese e quello pulp di Quentin Tarantino, passando per le commedie evolute e drammatiche di Chaplin e quella di Stan Lauren e Oliver Hardy fino alla musica di Chet Baker e Miles Davis e su tutto il cinema hollywoodiano e quello italiano.

Non potevano mancare ovviamente alcune icone di riferimento dell’immaginario collettivo, come Marilyn o le contemporanee Lady Gaga e Rihanna e soprattutto il padrino della pop, Andy Warhol. 

Ha scritto nel catalogo della mostra il curatore Alessandro Romanini. “L’arte, la cultura e il cinema fanno da padrone nella poetica di Saviozzi; dagli omaggi al Pontormo della deposizione a quelli per un generico classicismo italiano in generale e toscano in particolare. La Pop Art e il suo legame con le dinamiche mass mediatiche e con l’iconografia del consumo, vengono comunque rilette sempre in una chiave “classica” e innestate su un impianto dalla solidità granitica, articolato con un complesso sistema di rimandi interni e di corrispondenze vettoriali che guidano l’occhio dell’osservatore in un percorso suggerito, che apre però a peregrinazioni percettive e narrative alternative e soggettive. Saviozzi con questo armamentario visuale, maniacalmente progettato, con le sue stesure cromatiche, le alterazioni nella ritrattistica intende sottolineare ed evidenziare la natura artificiale del processo creativo, esponendo all’osservatore il frutto della riflessione metalinguistica di cui sono frutto.”

“Nostalgia del futuro” di Marco Saviozzi

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