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In Toscana torna la Notte europea dei ricercatori

Il 27 novembre torna dal vivo e online l’iniziativa sostenuta dalla Commissione Europea grazie alla quale la ricerca e i ricercatori incontrano i cittadini

La Notte europea dei ricercatori non si ferma. Il consueto appuntamento con i ricercatori, che avrebbe dovuto svolgersi il 25 settembre è stato invece posticipato al 27 novembre in tutta Europa e anche in Toscana.
Migliaia di ricercatori incontreranno centinaia di migliaia di persone di ogni età, quest’anno non solo nelle piazze nelle università e nei laboratori ma anche online. La pandemia in atto ha infatti reso necessario ripensare la progettazione degli eventi in termini di distanziamento, facendo nel contempo emergere nuove proposte e nuove modalità di incontro per avvicinare (in sicurezza) i cittadini ai ricercatori.

Bright è la Notte dei Ricercatori in Toscana

La Notte dei Ricercatori in Toscana prende il nome di Bright. Una “Notte brillante”, appunto, grazie al risultato della ricerca e alla passione dei ricercatori. Università e enti di ricerca toscani, con la collaborazione di molte altre realtà culturali del territorio, saranno tutti insieme a festeggiare questa ‘notte’ davvero speciale e a condurre il pubblico attraverso temi che toccano tutti i campi della scienza e della cultura, ma in particolare quello della sostenibilità sociale e ambientale in riferimento all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e al 20° anniversario della Carta Europea dei Diritti. Conferenze, laboratori, spettacoli, contest, visite a musei scientifici: attività in presenza (nel cuore di varie città toscane) e in digitale attendono i cittadini per mostrare un magnifico mondo di scoperte e conoscenza.

La squadra di Bright-Night è composta da Regione Toscana e, con il coordinamento dell’Università di Firenze, dalle Università di Pisa e Siena, l’Università per Stranieri di Siena, la Scuola Superiore di Studi Universitari Sant’Anna, la Scuola Normale Superiore, la Scuola IMT Alti Studi Lucca. L’iniziativa coinvolge anche un’ampia rete di enti di ricerca – fra cui il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’European Gravitational Observatory (EGO) – e importanti istituzioni culturali sul territorio.

L’obiettivo è avvicinare i cittadini alla ricerca

La Notte europea dei Ricercatori, promossa dalla Commissione Europea a partire dal 2005, ha l’obiettivo di dare spazio al dialogo tra cittadini e ricercatori in tutta Europa, per far conoscere il ruolo e il valore della ricerca nella società e per il futuro, per evidenziare l’impatto della ricerca sulla nostra vita quotidiana e per motivare i giovani a affrontare carriere scientifiche.

Negli anni, l’iniziativa si è affermata come un’occasione unica per approfondire i temi più attuali della ricerca a fianco degli “addetti ai lavori” di ogni ambito, e ha assunto una popolarità crescente tra il grande pubblico: nel 2019 i visitatori che hanno partecipato alle iniziative della notte sono stati oltre 1,6 milioni, in oltre 400 città in tutta Europa.

L’ultima selezione dei progetti sostenuti dalla Commissione Europea per il 2020 si è conclusa nel marzo 2020: 100 sono stati i progetti proposti, sottomessi da 28 Paesi. In questo contesto sono stati approvati 51 progetti, afferenti a 30 Paesi. 7 sono i progetti italiani finanziati, registrando in Italia il più alto success rate in Europa. I 7 progetti italiani sostenuti dalla Commissione europea si sviluppano in tutta la penisola, articolati su scala nazionale, regionale o interregionale, e propongono centinaia di attività che si svolgeranno durante i prossimi mesi, e che culmineranno nella giornata e nella sera del 27 novembre.

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