Cultura/

Nuova vita per la Divina Commedia grazie all’installazione digitale di Felice Limosani

In occasione dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta “Dante, il poeta eterno” è stata collocata all'interno della Cappella Pazzi della chiesa di Santa Croce a Firenze

Dante di Felice Limosani

Chi non ha mai desiderato essere accanto a Dante e Virgilio nell’incredibile viaggio dagli orribili mostri dell’Inferno alle meravigliose visioni del Paradiso? Da oggi è possibile grazie alle nuove tecnologie che trasporteranno il capolavoro dantesco illustrato nell’800 dalla mano di Gustav Dorè, dalla pagina alla realtà.

L’artista digitale Felice Limosani in occasione dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta ha realizzato l’installazione multimediale “Dante, il poeta eterno” all’interno della Cappella Pazzi della chiesa di Santa Croce a Firenze.

La Divina Commedia torna così ad animarsi, ad essere viva, contemporanea e accessibile a tutti grazie a un’opera immersiva che permetterà al visitatore di fare un’esperienza personale, spirituale ed emozionale.

“Stiamo chiudendo un anno davvero denso di iniziative organizzate con entusiasmo e con una passione davvero rari.ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella – La meraviglia di Dante è che, come ci ha dimostrato quest’anno, la sua opera e la sua eredità rimangono vive e attuali, con poliedriche letture e multiformi significati che ne denotano ancora di più, semmai fosse necessario, il suo straordinario valore universale”.

Non è un caso che l’installazione di Limosani prenda vita nella Cappella Pazzi della chiesa di Santa Croce. Qui, infatti, Dante si recò spesso a studiare libri della biblioteca. Qui si svolsero letture della Divina Commedia. E sempre qui si trova quel cenotafio che volle suggellare la pace tra la città di Firenze e il Sommo Poeta che da lei fu scacciato ed esiliato per morire poi a Ravenna nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1321.

L’installazione

L’installazione “Dante il poeta eterno” è stata realizzata partendo dalla digitalizzazione di 135 tavole di Dorè, rese disponibili dalla Fondazione Alinari Firenze: 75 dell’Inferno, 42 del Purgatorio e 18 del Paradiso.

Le immagini del viaggio ultraterreno di Dante dall’Inferno al Paradiso costituiranno un percorso perfettamente in armonia con la Cappella Pazzi. Un “libro vivente” che offrirà un’esperienza museale aggiornata ai nuovi linguaggi, rispettosa del luogo ed evoluta nella sua narrazione.

L’artista Felice Limosani esperto di “digital humanities”, avanguardie espressive e linguaggi emergenti ha dichiarato: “Non è più possibile tramandare la Divina Commedia e la vita di Dante leggendo e basta. Con questa premessa mi sono ispirato al ‘visibile parlare’ che il Sommo Poeta cita nel primo girone del Purgatorio e nel canto XIV del Paradiso dove i suoi versi ci insegnano che la musica è rapimento, non comprensione. Nella Cappella Pazzi ho ricreato una dimensione percettiva ed emozionale che apre a percorsi della conoscenza intimi e inaspettati. Una polisemia tra la magnificenza del luogo, una maestosa partitura vista e la musica corale come invito a perdersi nel viaggio ultraterreno attraverso la contemplazione e in piena libertà interpretativa. Dante, il poeta eterno non è un’opera finita nella sua esecuzione ma infinita nella sua interazione emotiva e spirituale col pubblico”.

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