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Nuovi vigneti in Toscana, da metà febbraio via alle autorizzazioni

Seicento gli ettari di superficie garantita ai viticoltori locali sui quasi settemila previsti a livello nazionale

I vigneti a picco sul mare all’Isola del Giglio - © Marta Mancini

Dal 15 febbraio e fino al 31 marzo si potrà richiedere l’autorizzazione per piantare nuovi vigneti in Toscana. Lo annuncia la Regione spiegando che sono stati appena definiti i criteri, la quota di superficie massima richiedibile e quella di superficie minima garantita per il rilascio delle autorizzazioni per i nuovi impianti viticoli da realizzare nel 2022.

Seicento sono gli ettari di superficie garantita ai viticoltori toscani sui quasi settemila previsti a livello nazionale. Le domande, spiega sempre la Regione, devono essere presentate al ministero delle politiche agricole alimentari e forestali in modalità telematica nell’ambito del Sian.

Possono accedere al bando tutti coloro che hanno in conduzione una superficie agricola almeno pari o superiore a quella per la quale chiedono l’autorizzazione per l’impianto di un nuovo vigneto.

In ogni caso, la superficie massima richiedibile per ciascuna domanda è pari a 30 ettari. Le autorizzazioni vengono poi concesse dalla Regione sulla base di un elenco predisposto dallo stesso ministero ed hanno una validità di tre anni dalla data di rilascio.

La pubblicazione dell’atto di approvazione dell’elenco ministeriale sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana assume valore di comunicazione alla azienda. Qualora le richieste ammissibili complessivamente riguardassero una superficie superiore a quella disponibile, ai singoli richiedenti verrà comunque garantita una superficie minima di nuovo impianto pari a 2.500 metri quadrati.

Il vigneto Toscana continua a crescere e noi vogliamo proseguire a favorire la spinta delle imprese a rafforzarlo – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare della Toscana Stefania Saccardiun settore già vivace che anche negli ultimi anni ha continuato a crescere in qualità, grazie al continuo impegno dei produttori, sia in campo che in cantina. Non posso che rinnovare l’invito già fatto ai nostri viticoltori e imprenditori: andiamo avanti così“.

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