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“Omaggio a Francesco Nuti”: sul grande schermo torna “Io, Chiara e lo Scuro”

La pellicola, diretta da Maurizio Ponzi, torna in sala in occasione dei quarant’anni dall’uscita. Nel corso dell’evento, che si tiene il 24 marzo a La Compagnia, ci saranno una mostra, un premio speciale alla carriera a Francesco Nuti e un talk, alla presenza di Leonardo Pieraccioni, Carlo Conti, Marco Masini e Massimo Ceccherini

Locandina del film “Io, Chiara e lo Scuro”

“Io, Chiara e lo Scuro” quarant’anni dopo: torna sul grande schermo il film che ha reso celebre Francesco Nuti

Era il 1983 quando un giovane e talentuoso attore comico toscano, il pratese Francesco Nuti, già noto al grande pubblico per le sue partecipazioni alla trasmissione Rai Non Stop e per la sua interpretazione del film A ovest di Paperino, con il trio “I Giancattivi” (fondato da Alessandro Benvenuti e Athina Cenci), intraprende una carriera da “solista” e viene scelto da Maurizio Ponzi come protagonista del film Io, Chiara e lo Scuro.

Si tratta di un perla nella storia della commedia italiana e nel filone della commedia cinematografica toscana. Un film che non si limita a cercare facili spunti comici, a favore del compiacimento del pubblico, ma è costruito su una trama solida e ben articolata, intorno ad una storia sentimentale giocata a piani alternati con le partite al tavolo del biliardo, con le sfide del protagonista Francesco al “maestro” della stecca, lo “Scuro”.

Il protagonista del film, Francesco (Francesco Nuti), fa il portiere in un residence ed è anche un abile giocatore di biliardo che si è messo nei guai perdendo un bella cifra al biliardo, sfidando un campione che tutti chiamano lo Scuro. Per pagare il suo debito, rapina la cassetta di sicurezza del suo posto di lavoro, mettendosi ancora più nei guai. Ma la fortuna lo assiste, ed entra nella sua vita la giovane e avvenente sassofonista Chiara (Giuliana De Sio), che con uno stratagemma ben congegnato lo aiuterà a tirarsi fuori da una situazione complicata, anche se la sfida finale con lo Scuro è la resa dei conti inevitabile.

Franceso Nuti, da quel lontano 1983, ha realizzato film di grande successo, dapprima come attore, poi come regista di alcune delle più riuscite commedie cinematografiche italiane (tra cui, Tutta colpa del paradiso, Caruso Pascoski (di padre polacco), Willi signori e vengo da lontano, Donne con le gonne), per poi affontare una fase discendente, segnata da gravi problemi di salute che lo hanno portato lontano dal set, anche se l’affetto del suo pubblico è ancora molto vivo e sentito. A quarant’anni di distanza dall’uscita in sala, torna sul grande schermo Io, Chiara e lo Scuro, per celebrare il film e il suo protagonista.

Al cinema La Compagnia un omaggio al film cult e al grande Francesco Nuti

La città di Firenze, la sua amministrazione comunale e la Casa del Cinema della Toscana, La Compagnia, venerdì 24 marzo, propongono l’evento “Omaggio a Francesco Nuti. 40 anni di Io, Chiara e lo Scuro”: in programma una mostra, un talk e una proiezione ad ingresso gratuito, per omaggiare il grande attore e regista fiorentino, che si tiene all’interno del programma di iniziative della seconda edizione della Settimana del Fiorentino” del Comune di Firenze.

L’iniziativa, che vede la direzione artistica di Annamaria Malipiero e di Silvia Groppa, è realizzato con la collaborazione di Ginevra Nuti (figlia di Francesco e Annamaria) ed è organizzato da Officine Creative. A partire dalle ore 16.00, all’interno del foyer del cinema La Compagnia, il pubblico potrà vedere la mostra a dedicata a Francesco Nuti, con oggetti a lui cari, come il Globo d’Oro ed il Premio David di Donatello, insieme ad alcuni oggetti usati nei set dei film legati alla “trilogia sul biliardo”: Io Chiara e lo Scuro, Casablanca, Casablanca e Il Signor Quindicipalle.

Alle 20.00, dopo i saluti istituzionali, il programma prosegue con un talk, in onore di Francesco Nuti, introdotto dal critico Marco Luceri, a cui prenderanno parte alcuni colleghi e amici di sempre: Leonardo Pieraccioni, Carlo Conti, Marco Masini, Massimo Ceccherini, Gianfranco Monti e Antonio Petrocelli. Nel corso della serata ci sarà inoltre la consegna di un premio speciale alla carriera a Francesco Nuti, a cui seguirà la visione del film Io, Chiara e lo Scuro.

Il film ha dato grande notorietà a Francesco Nuti, che ha ricevuto, per la sua interpretazione, il David di Donatello, il Nastro d’Argento e il Globo d’oro come Miglior Attore emergente. La pellicola era stata inoltre presentata nella sezione “Un Certain Regard” al 36º Festival di Cannes.

“È sempre bello” – afferma Ginevra Nuti – “quando iniziative pubbliche hanno come obbiettivo omaggiare il cinema, e non solo, del mio papà, che ha segnato con la sua arte generazioni di pubblico che ancora oggi desiderano rivedere i suoi film ed applaudirlo. È stato per me un gran piacere partecipare attivamente e seguire tutto il processo creativo dell’evento curato da mia madre Annamaria Malipiero e da una cara amica di famiglia Silvia Groppa“.

Un evento dedicato ad un grande uomo di cinema che rappresenta un orgoglio per la nostra città, a 40 anni dal film “Io Chiara e lo Scuro” – sottolinea la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini. “Una serata per rendergli omaggio con tanti interventi, rivedere una pellicola cult e anche ripercorrere le tappe di una straordinaria carriera. Siamo contenti che questa bella iniziativa arricchisca il cartellone della Settimana del Fiorentino che vuole proprio valorizzare la fiorentinità in ogni suo aspetto, quella fiorentinità e toscanità che Nuti ha raccontato nei suoi film memorabili”.

“Io amo Francesco Nuti” – dice Mirco Rufilli, consigliere comunale, delegato valorizzazione fiorentinità – “amo il suo modo di manifestare in maniera lampante attraverso i suoi film tutte le nostre sfumature: ironico, malinconico, pungente, cinico, i suoi film sono la manifestazione di tutto quello che è toscanità e Fiorentinità. Quando proiettammo Caruso Pascoski in Piazza Del Carmine nel 2018 sentimmo tutto l’affetto della cittadinanza per questo nostro grande artista, spero che tutto questo calore gli arrivi a Roma anche in questa occasione. Grazie a Ginevra Nuti che sostiene sempre le idee che arrivano da Firenze e che valorizzano il lavoro di suo babbo. Omaggiare Francesco Nuti vuol dire omaggiare il cinema italiano che gli deve tanto davvero”.

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