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Presentata la 42esima stagione dell’Orchestra della Toscana: maestri e solisti da tutta Europa

Il programma prenderà il via venerdì 21 ottobre con il concerto inaugurale di James Conlon e vedrà un programma ricchissimo che porterà in Toscana maestri e solisti che mai o di rado qui si sono ascoltati

Da lunedì 6 giugno parte la campagna di abbonamenti per la 42esima stagione concertistica dell’Orchestra della Toscana, il programma presentato al Teatro Verdi di Firenze sarà il primo dopo due anni di pandemia e vede la direzione artistica del maestro Daniele Rustioni che per la prima volta sarà affiancato da Daniele Spini uno dei direttori d’orchestra più importanti d’Italia.

La stagione prenderà il via venerdì 21 ottobre con il concerto inaugurale di James Conlon e vedrà un programma ricchissimo che porterà in Toscana maestri e solisti che mai o di rado qui si sono ascoltati. Per molti è la prima volta in Italia. Giovani uomini e giovani donne che si sono fatti notare in prestigiose competizioni internazionali.

Eugenio Giani Presidente della Regione Toscana ha dichiarato: “L’Ochestra della Toscana svolge sempre di più un ruolo fondamentale a Firenze nel Teatro Verdi ma soprattutto nella capacità che ha di diffondere con i suoi concerti il senso della musica nelle varie realtà dei 273 comuni della Toscana. Una funzione che gli deriva dalla sua costituzione, 42 anni fa eravamo nei primi anni del costituirsi della Regione e la Toscana fu la prima a volere un’orchestra che desse il senso di un’identità che passa attraverso la musica. Tra due anni celebreremo i 100 anni dalla scomparsa di Giacomo Puccini, la Toscana è costellata di eventi che possono dare senso a questo grande amore per la musica. L’ORT è il biglietto distintivo della Regione per il modo in cui con altissimo spessore e livello e il programma che è stato presentato oggi diffonde l’amore per la musica in Toscana.”

Tianyi Lu credit Marco Borggreve

Gli ospiti della 42° stagione dell’ORT

Come il salernitano Giuseppe Gibboni, vincitore l’anno scorso del “Paganini” di Genova, e il pianista goriziano (di padre russo) Alexander Gadjiev, secondo posto allo “Chopin” di Varsavia: due italiani che per raggiungere questi traguardi hanno lavorato sodo, fin da piccoli, grazie anche al supporto di genitori musicisti.

Italiani che si stanno facendo largo nel mondo del sinfonismo e del melodramma sono pure i direttori Michele Spotti, Diego Ceretta (che ha potuto contare su un tutor speciale quale Daniele Gatti) e Vincenzo Milletarì (che può fregiarsi di un blasone concesso a pochissimi, quello d’essere stato allievo dell’Opera Academy di Riccardo Muti).

Ma non ci sono soltanto italiani. Bacchette in arrampicata sulle vette del successo, segnalatisi al Concorso “Cantelli” di Novara nel 2020, sono quelle del bielorusso Dmitry Matvienko e della sino-neozelandese Tianyi Lu.

Ma da tenere sott’occhio sono pure, nelle generazione dei trentenni, il tedesco Thomas Guggeis, che arriva con in tasca un passaporto vistato da Daniel Barenboim, e nella generazione dei quarantenni la russa Alevtina Ioffe, da poco chiamata a guidare uno dei maggiori teatri del suo Paese.

Saranno per la prima volta sul podio dell’Orchestra della ToscanaThomas, Guggeis, Alevtina Ioffe, Tianyi Lu, Dmitry Matvienko, Gemma New, Yutaka Sado, Michele Spotti; tra i solisti il tenore Robin Tritschler, al violino Giuseppe Gibboni; al violoncello Julia Hagen, Kian Soltani; al pianoforte Mariam Batsashvili, Alexander Gadijev; al corno Martin Owen.

Debuttano all’ORT i direttori Diego Ceretta, Andrew Litton, Vincenzo Milletarì, e il pianista Alessio Bax, mentre torneranno sul podio il direttore artistico Daniele Rustioni, il direttore onorario James Conlon, e poi ancora Daniel Cohen, la violinista Francesca Dego, il pianista Alessandro Taverna, il clarinettista Alessandro Carbonare, e la prima viola dell’ORT Stefano Zanobini.

Alexander Gadjiev credit Andrej Grilc

Commissioni contemporanee

Non mancano in stagione le produzioni dedicate al presente con la commissione a Renato Miani di un pezzo dedicato a Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita e a Filippo Del Corno di una composizione co-prodotta con i Pomeriggi Musicali di Milano.

Da segnalare anche l’omaggio a Luciano Berio nei vent’anni della morte del grande compositore toscano che è stato fondatore e direttore artistico dell’ORT e che vedrà sul podioper la chiusura della stagione Andrea Battistoni il 23 maggio 2023.

Anna Tifu credit Bruno Lucchi

 

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