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Da Arezzo a Livorno, la Toscana protagonista del PA Social Day

Nella lunga maratona dedicata alla comunicazione digitale, ampio spazio alla Toscana presente con le buone pratiche in ambito sanità e cloud della Regione e delle amministrazioni comunali di Arezzo e Livorno

Il digitale in Toscana gode di buona salute e lo dimostrano le tante buone pratiche a livello regionale e locale che ogni giorno innovano e propongono servizi sempre più efficaci e vicini ai cittadini. Regione Toscana insieme al Comune di Arezzo e Livorno, sono stati i protagonisti della tappa toscana del PA Social Day, una lunga maratona live, che ha coinvolto 18 città diverse oltre ad Arezzo, promossa da PA Social, la prima associazione dedicata alla comunicazione e informazione digitale.

Ne è nato così un confronto sullo stato dell’arte dei servizi della pubblica amministrazione, fatto di applicazioni per smartphone, cloud, software aperti, ma anche WhatsApp.

Gli investimenti per la Toscana

Per l’assessore alle infrastrutture digitali, Stefano Ciuoffo: “La Toscana ha una esperienza consolidata nel digitale, che viene da anni di investimenti. Ora è arrivato il momento di aggiornare il TIX, il centro cloud della Toscana, e di adeguarlo agli standard nazionali”. Parlando di infrastrutture è necessario sottolineare il ritardo che si è acuito nella copertura delle aree bianche, che ancora non sono dotate di connessione. Ci sono bandi che vanno in questa direzione, ma la Regione ha deciso di interloquire direttamente con le amministrazioni comunali per capire quali sono le reali necessità e le zone che ancora non hanno una adeguata copertura.

In tutto questo si aggiunge la sfida e le opportunità rappresentate dal PNRR, che ha nella transizione digitale una delle sue missioni. Grazie a queste risorse la Toscana investirà sulle competenze, necessarie per superare l’analfabetismo digitale, sulla scia del progetto “Connessi in buona compagnia” e dall’altra sulla digitalizzazione della sanità.

Una sanità sempre più digitale

Proprio sulla sanità si è concentrato l’intervento di Andrea Belardinelli, dirigente sanità digitale di Regione Toscana, che ha evidenziato come il Covid ha permesso ai cittadini di imparare ad utilizzare e ha rafforzato i servizi digitali. La Regione Toscana ha infatti registrato oltre 2,5 milioni di prenotazioni online per i tamponi, più di 4 milioni per i vaccini. Tutto questo si aggiunge al fascicolo sanitario consultabile da smartphone o da pc, il cup online per prenotare visite su tutto il territorio regionale ma anche le ricette via sms che, nei due anni di pandemia, ne sono state inviate oltre 66 milioni. Dalla prenotazione, fino al pagamento e la consultazione del referto avviene online da pc o sulla app Toscana Salute, dove si concentra tutta la sanità toscana. Questa app è attiva dal 2021 e, ad oggi, ha già superato il milione di download. La sicurezza dei dati è al centro di queste soluzioni, tutti i servizi sono interfacciati con SPID, CNS o CIE per l’accesso al proprio account e tutte le informazioni sono conservate sul cloud di Regione Toscana.

Arezzo

Passando alle buone pratiche a livello locale c’è certamente il Comune di Arezzo che dal 2019 utilizza WhatsApp per dialogare con il cittadino, in modo più informale ma non meno efficace. Attraverso questo canale, i cittadini possono prenotare servizi e conoscere le iniziative e le proposte dell’Ente. “Abbiamo voluto fare un sondaggio online – ha dichiarato Monica Manneschi, assessore alle innovazioni tecnologiche del Comune di Arezzo – tra i cittadini che utilizzano WhatsApp per capire se erano soddisfatti della qualità e della velocità delle risposte e sulla tipologia di informazioni che veicoliamo attraverso questo canale. Il risultato è stato molto positivo ed è emerso che un terzo dei rispondenti al questionario è over 60. Questo evidenzia come WhatsApp sia uno dei pochi canali dove viene azzerato il gap tra chi è rapido ad utilizzare il digitale e chi, invece, è più in difficoltà”. L’attenzione per l’accessibilità dei servizi è veramente alta nell’amministrazione aretina e questo è evidente anche nell’ultimo progetto realizzato quello dei “Nonni digitali”. Gli operatori del Comune di Arezzo sono infatti a supporto dei più anziani nei centri di aggregazione sociale aderenti per fornire informazioni sull’uso dello SPID, richiederne nuove credenziali, oltre che formarli con una prima alfabetizzazione al digitale.

Livorno

L’iniziativa si è conclusa con l’esperienza di Filippo Corsi, dirigente del settore sistemi informativi del Comune di Livorno, che ha illustrato l’efficacia e l’efficienza del riutilizzo di software open source per rispondere alle necessità dell’ente e ai bisogni dei cittadini. Al Virtual Business Gate è stata affidata la gestione completa e dematerializzata dei procedimenti dello sportello unico per l’edilizia e le attività produttive. Attraverso una piattaforma unica si ha accesso alle pratiche, al loro stato di avanzamento, ma anche alle banche dati dell’ente o catastali e molto altro. Tutto questo ha importanti benefici sia per l’amministrazione comunale stessa, in termini di risorse che per l’integrazione dei vari servizi ma soprattutto per i cittadini garantendo così un accesso più facile, trasparente ed immediato ai servizi pubblici.

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