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Per la Festa della donna la Toscana premia cinque eccellenze, dalla scienza allo sport

I riconoscimenti del Consiglio regionale alle donne che si sono distinte, da Claudia Sala che dirige il Mad Lab di Siena dove si studiano i monoclonali a Teresa Fornaro, ricercatrice e unica italiana selezionata per la missione Mars 2020

Scienziate, studiose, sportive che si sono distinte nel loro campo per talento, volontà e ingegno: ieri, in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, la Toscana ha deciso di premiare le sue eccellenze in rosa, ricordando le conquiste sociali, economiche e politiche fatte nell’ultimo secolo ma anche la strada che ancora c’è da fare per conquistare la parità, soprattutto per le discriminazioni e le violenze che le donne ancora subiscono in tutto il mondo.

Il Consiglio regionale della Toscana ha così assegnato un riconoscimento speciale a cinque donne toscane, in una cerimonia a cui hanno preso parte anche il presidente dell’assemblea Antonio Mazzeo e il presidente della Regione Eugenio Giani.

“Abbiamo scelto questa data perché doppiamente simbolica: da un lato festeggiamo la ricorrenza dedicata alle donne, dall’altro ricordiamo che siamo alla vigilia di un anno dall’entrata dell’Italia in lockdown – ha sottolineato Mazzeo – vogliamo testimoniare che proprio dal mondo delle donne, ancora troppo spesso messo in secondo piano, può e deve nascere la ripartenza della nostra regione e del nostro Paese. Queste cinque donne non solo hanno fatto grande la Toscana, ma hanno rappresentato, e rappresenteranno, l’Italia in Europa e nel mondo. Anche di questo dobbiamo dire loro grazie”.

Donne e scienza, dalla missione su Marte ai monoclonali

Tra loro c’è Teresa Fornaro, ricercatrice all’Inaf di Firenze e unica italiana chiamata dalla Nasa a far parte del team di scienziati che partecipano alla missione Mars 2020: è stata scelta per guidare uno dei gruppi di ricerca che si occuperà di analizzare i dati provenienti dalla sonda Perseverance, che lo scorso febbraio è atterrata appunto su Marte.

“Il capo del progetto scientifico è una donna e su tredici scienziati selezionati in sette siamo donne giovani – racconta Fornero – è un segnale molto positivo, perché la scienza non guarda al genere ma alle capacità della persona individuale.”

A ricevere il riconoscimento del Consiglio regionale anche un’altra scienziata in prima linea nella lotta al Covid-19. Claudia Sala, responsabile del Mad Lab di Toscana Life Sciences, con il suo gruppo di ricerca ha individuato e brevettato per primo in Italia gli anticorpi monoclonali per la cura dell’infezione da virus Sars-CoV-2.

“Il virus si combatte anche formando le nuove generazioni,  che ad esempio nel nostro laboratorio stanno imparando a diventare ricercatori – spiega Claudia Sala – lo dico con molto orgoglio avremo presto la prima tesi di laurea di una ragazza che ha lavorato per sei mesi su questo progetto di ricerca dedicato al Covid.”

Sport e diritti da conquistare

Premiate anche due sportive tra cui Ambra Sabatini, che a 19 anni ha fatto il record del mondo sui 100 metri nella categoria T63, in cui gareggiano gli atleti che hanno subito l’amputazione sopra il ginocchio, e parteciperà alle paralimpiadi di Tokyo. “Nel 2019 ho avuto un incidente che mi ha tolto la gamba ma che mi ha dato altro – ha detto l’atleta – e ora rappresenterò la Toscana a Tokyo”.

Chiara Sacco invece, atleta di canottaggio, oltre ad avere ben 5 record del mondo nella disciplina indoor rowing e vari titoli di campionessa italiana, si è aggiudicata due ori sia nel doppio femminile con Federica Matteoli sia nel doppio mix uomo donna ai mondiali di canottaggio in Ungheria categoria master.

“Lo sport mi abbia trasformato il corpo e la mente, dandomi forza e autostima – ha dichiarato Sacco – io vorrei che non ci fosse più differenza tra sport maschile e femminile e che le donne fossero riconosciute come sportive professioniste al pari degli uomini”.

Una lunga strada verso la parità di genere

Infine ha ricevuto il riconoscimento della Toscana la fiorentina Elisa Volpi, ricercatrice all’Università di Ginevra, vincitrice del premio internazionale Jean Blondel assegnato dall’European Consortium for Political Research (Ecpr), un’associazione che riunisce le maggiori università e associazioni di studi politici in Europa, per la migliore tesi di dottorato in scienze politiche, realizzata con l’Istituto Universitario Europeo di Fiesole.

 “Le disuguaglianze sono in crescita e tra le disuguaglianze c’è quella di genere: per una che ce la fa in troppe ancora, e penso anche ad alcune mie amiche, rinunciano ad affermarsi” ha sottolineato Elisa Volpi. Perché la strada per la piena uguaglianza di genere è ancora lunga.

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