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Pesca, gli obiettivi della Regione per valorizzare i prodotti toscani

L’assessora all’agricoltura Stefania Saccardi spiega come saranno utilizzate le risorse del Fondo europeo per la politica marittima 2021-2027

allevamento cozze piombino - © Marta Mancini per intoscana

La Regione Toscana ha le idee chiare per promuovere la pesca e valorizzare i prodotti tipici. Molte le possibilità che si aprono con i fondi del nuovo Feamp (Fondo europeo per la politica marittima, la pesca e l’acquacoltura) 2021-2027. In Toscana arriveranno 18 milioni. A fare il punto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi in occasione del Seafood Expo Global, a Barcellona. Il Seafood Expo Global rappresenta il più grande evento commerciale di frutti di mare del mondo.

La Toscana è all’interno del Padiglione Italia del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Nel padiglione italiano, sono presenti diverse aziende italiane di cui quattro toscane. Le aziende italiane presenti rappresentano tutta la filiera ittica dalla pesca e dell’acquacoltura provenienti dalle varie regioni, pesca di mare, produzione, trasformazione, import, export. Il Seafood Expo Global è il luogo dove l’industria dei frutti di mare si incontra e discute delle prospettive future del settore.

L’assessore Stefania Saccardi al Centro di Sviluppo Ittico Toscano a Piombino – © Marta Mancini

Gli obiettivi della Regione per la Toscana

Investimenti in acquacoltura e maricoltura, rinnovo della flotta per garantire sicurezza ai pescatori e rispetto dell’ambiente, formazione per i giovani e le donne, adeguamento delle infrastrutture portuali, promozione e valorizzazione dei prodotti toscani nel mondo sono alcune delle linee di azione sulle quali la Regione impiegherà i fondi – ha sottolineato l’assessora SaccardiAuspico che nei criteri di ripartizione delle risorse del nuovo Feamp siano adeguatamente prese in considerazione le particolarità della Toscana. Circa 1 milione di ettari di mare rappresentati da quasi il 50% da riserve naturali o da Sic (i Siti di interesse comunitario) dove la pesca è vietata. Come la nostra capacità di spendere completamente le risorse messe a bando. Caratteristiche che fanno della Toscana una eccellenza nella sostenibilità ambientale e nella capacità di spendere le risorse a disposizione di cui la ripartizione delle nuove risorse dovrà tenere conto”.

Oltre 537 milioni per la pesca

Il Feamp del periodo 2014-2020 è stato al centro dell’evento “Il Feamp in Toscana e Sardegna e le nuove prospettive”, organizzato dalla Regione Toscana assieme alla Regione Sardegna. La conferenza è stata l’occasione per analizzare le iniziative finanziate grazie ai fondi Feamp e illustrare le prospettive future per rafforzare e sviluppare il settore ittico.

A livello nazionale il Feamp dispone di una dotazione finanziaria comunitaria pari a 537,2 milioni di euro per un totale di risorse pubbliche comprensive del cofinanziamento nazionale pari a circa 980 milioni di euro. Di queste risorse 18 milioni di euro sono destinate alla Toscana.

Pesca, tutti i numeri della Toscana

Sulle coste toscane operano nell’ambito della pesca 590 barche di cui 120 con il sistema a strascico, 135 con la “circuizione” e 335 barche con attrezzi di piccola pesca; il tutto per una produzione di circa 11 mila tonnellate. A questi numeri si devono aggiungere quelli derivanti dall’acquacoltura: sono gli impianti operanti in Toscana con una produzione di circa 4 mila tonnellate l’anno, in aumento visto l’attuale sviluppo della maricoltura.

Tra le realtà più significative della Toscana si segnala il progetto del Centro di Sviluppo Ittico Toscano a Piombino. E stato realizzato grazie anche ai finanziamenti della Regione Toscana, con i fondi europei FEAMP. Il campo d’acqua di oltre 360 ettari per la coltivazione delle cozze si trova in un’area con oltre 70 chilometri di travi di allevamento.

Le fasi di lavorazione comprendono la raccolta del latte emesso dai mitili nella corrente che li trasporta fino ai “cocchi” di raccolta. Qui si formano i semi che raccolti in apposite reste di cotone, crescono alimentandosi attraverso la filtrazione delle acque marine. L’alimentazione in acque marine pulite permette una crescita più lenta del corpo edibile dell’animale ma rende le sue carni molto più gustose.

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