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La Toscana saluta Daverio: a Siena nel 2018 per l’Anno del Cibo

Il critico d’arte celebre per il programma ‘Passepartourt’ è scomparso all’età di 71 anni, amava molto la Toscana e la sua arte

Philippe Daverio

É scomparso all’età di 71 anni il critico d’arte Philippe Daverio. Lo ha reso noto la regista e direttrice del teatro Franco Parenti di Milano Andree Ruth Shammah. “Mi ha scritto suo fratello stamattina per dirmi che Philippe è mancato stanotte” ha dichiarato all’ANSA.


Daverio, era nato a Mulhouse, in Francia, il 17 ottobre 1949. Dopo essersi trasferito in Italia ha studiato alla Bocconi di Milano, università che ha abbandonato senza conseguire la laurea, dopodiché ha aperto la sua prima galleria a Milano. “Io non sono dottore perché non mi sono laureato, ero iscritto alla Bocconi nel 1968-1969, in quegli anni si andava all’università per studiare e non per laurearsi” disse in una delle sue frasi più famose. Ha svolto nella sua carriera uno dei mestieri più difficili del mondo quello del divulgatore portando l’arte italiana nelle case degli italiano con il suo programma di straordinario successo ‘Passepartourt’ sulla Rai.

“Intellettuale di straordinaria umanità – così lo ha ricordato il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo -, un capace divulgatore della cultura, uno storico dell’arte sensibile e raffinato. Con sagacia e passione, ha accompagnato le italiane e gli italiani nell’affascinante scoperta delle architetture, dei paesaggi, dell’espressione creativa, degli artisti, delle fonti del nostro patrimonio culturale. Tutto questo era Philippe Daverio, un uomo di cui ho sempre apprezzato la grande intelligenza e lo spirito critico e che già manca a tutti noi”.

“Con la sua personalità vulcanica, la sua unica simpatia e originalità, un’incredibile capacità comunicativa, il gusto del paradosso e l’inconfondibile papillon, Philippe Daverio è stato uno dei più efficaci e felici ambasciatori dell’arte, intesa come esperienza esistenziale. Aveva il tocco leggero, ma le sue parole lasciavano il segno e la sua passione era contagiosa: con un approccio allo stesso tempo ironico ed emozionale, le opere per lui diventavano esperienza estetica ma anche racconto storico e documento di vita da condividere e da trasmettere. Era una persona generosa del suo sapere e un paladino della cultura nel mondo.”Così il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt commenta la scomparsa di Philippe Daverio.

Il critico d’arte Philippe Daverio durante la visita ai meravigliosi pulpiti di Pistoia nella chiesa di San Bartolomeo in Pantano.
Il critico d’arte Philippe Daverio durante la visita ai meravigliosi pulpiti di Pistoia nella chiesa di San Bartolomeo in Pantano.

“La Toscana ha una grande fierezza e una grande autocoscienza” aveva dichiarato in un’intervista per intoscana nel 2018 alla chiusura del’Anno del Cibo Italiano, mentre nel 2017 aveva visitato Pistoia in occasione della presentazione di ‘Pistoia Città dei Pulpiti’ terzo volume della collana “Avvicinatevi alla Bellezza” edita da Giorgio Tesi Editrice. In quell’occasione oltre duemila persone riempirono la splendida chiesa di San Bartolomeo in Pantano incantati dalle sue parole.

Rivedi la nostra intervista in occasione della chiusura dell’Anno del Cibo Italiano a Siena nel 2018

Pistoia città dei pulpiti, 2 dicembre 2017

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