Cultura /Il salone

Vent’anni di Pisa Book Festival tra storia, poesia e grandi autori internazionali

Dal 29 settembre al 2 ottobre torna il salone dell’editoria indipendente con gli stand agli Arsenali Repubblicani e gli incontri tra il Museo delle Navi Antiche, Palazzo Blu e la chiesa di San Vito. Tra gli ospiti anche il poeta e libanese candidato al Nobel per la Pace Hafez Haidar

Novanta editori, grandi autori italiani e internazionali, un focus sull’Ucraina e la Russia con gli scrittori dissidenti. È solo un assaggio del programma di Pisa Book Festival, la fiera internazionale dell’editoria indipendente che quest’anno da giovedì 29 settembre a domenica 2 ottobre celebra la sua ventesima edizione, che ne fa una delle rassegne editoriali più longeve d’Italia.

90 editori e 4 sedi per il Pisa Book Festival

Quattro le sedi della manifestazione che sui Lungarni, nel tratto tra il Ponte di Mezzo e il ponte della Cittadella, ospiterà le passeggiate letterarie di migliaia di visitatori. Teatro della fiera sono gli antichi Arsenali Repubblicani, con gli stand dei 90 editori indipendenti, mentre gli incontri con gli autori, i laboratori e le masterclass troveranno posto nelle sale del Museo delle Navi Antiche, nell’Auditorium del Museo di Palazzo Blu e, per la prima volta, nella chiesa di San Vito.

“Festeggiamo il nostro ventennale con gli editori indipendenti che da sempre sono al centro di questa manifestazione – sottolinea la direttrice del festival, Lucia Della Porta – il Pisa Book è nato per loro e continua con loro. Quando ai primi anni 2000 pensammo a creare questa fiera fummo mossi dalla volontà di offrire proprio agli editori indipendenti una vetrina in una città come Pisa, tra le più colte d’Italia. E fu subito un successo. Per molti anni siamo stati l’unica grande fiera con questa missione in Toscana e siamo orgogliosi che sia la più longeva e tra le più amate dal pubblico”.

Storia, arte, poesia e letteratura internazionale sono i pilastri di questo ventennale del Pisa Book Festival. È dedicata al mare e alla sua storia, la lectio magistralis di Alessandro Vanoli, storico, scrittore e divulgatore, che giovedì 29 settembre alle 18 inaugura il festival, che sarà chiuso da una grande voce internazionale: il poeta e scrittore libanese, candidato al Nobel per la Pace, Hafez Haidar.
Per il secondo anno sarà assegnato il premio per la traduzione Pisa Book Translation Awards, con in più anche tre riconoscimenti extra: per la carriera a Susanna Basso e per la poesia a Laura Coltelli, mentre Giuseppe Dell’Agata si aggiudica il premio speciale della giuria per la traduzione di Cronorifugio di Georgi Gospodinov.

Pisa Book Festival

Focus su Russia e Ucraina, spazio all’arte

Da segnalare anche gli incontri con autori ed esperti di storia della Russia e dell’Ucraina. Si parte con Giulia Lami che percorre la “Storia dell’Ucraina in 100 date” (Della Porta Editori), per passare poi all’omaggio alla letteratura ucraina con Yaryna Grusha Possamai e Christian Rocca (direttore del magazine L’Inkiesta), riflettere con “Il punto di fuga” (21 lettere)  dello scrittore e dissidente russo Michail Shishkin, e concludere con il “Mosaico Ucraina” (Bottega Errante) assieme alla giornalista e scrittrice Olesja Jaremchuk. Grandi nomi anche per l’approfondimento dedicato alla Russia. Intorno al tema “Totalitarismi. La Russia di Stalin” si incardina la conversazione del sovietologo Ettore Cinnella con i colleghi, storici anch’essi, Franco Andreucci e Marco Natalizi, mentre la giornalista e analista Anna Zafesova dialoga con il politologo Federigo Argentieri su “Imperialismo e comunismo. Dall’Ungheria del ’56 all’Ucraina del 2022”.

Debutta al Pisa Book Festival il format Art Book, una serie di conversazioni intorno all’editoria d’arte e al mondo dell’illustrazione nella prestigiosa sede del Museo di Palazzo Blu. Da non perdere l’incontro dedicato ad Artemisia Gentileschi, con  Francesco Solinas e Emanuele Pellegrini, seguito dalla visita nella sala dei Lomi Gentileschi di Palazzo Blu. Visita guidata ai monumenti pisani, invece, con Silvia Benvenuti e lo storico dell’arte Dario Moretta, dopo la presentazione del libro “Arte e matemática” (EDT).

Fedele alla sua tradizione internazionale infine il salone ospita Bianca Bellovà con il suo “Romanzo sentimentale” (Miraggi Edizioni) e Viktorie Hanisovà con “La cercatrice di funghi” (Voland). Spazio anche alla letteratura portoghese, in collaborazione con l’Università di Pisa e a quella cubana, in questo caso con Carlo Manuel Alvarez autore del libro “Falsa Guerra” (SUR). Dalla Francia arriva invece Francois Beaune con La luna nel pozzo (Astarte).

 

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