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Pisa Book Festival: la fiera nazionale degli editori indipendenti torna in presenza

Dal 30 settembre al 3 ottobre arriva la 19esima edizione con tante novità a partire dalle nuove location: gli Arsenali, Palazzo Blu e il Museo delle navi antiche

Pisa Book Festival

Dal 30 settembre al 3 ottobre torna il Pisa Book Festival con una nuova edizione completamente rivoluzionata e ripensata dagli organizzatori per rispettare le norme di sicurezza sanitaria e permettere di far vivere ai visitatori un’esperienza in totale serenità senza assembramenti. Il Pisa Book Festival, una delle più importanti fiere nazionali per l’editoria indipendente si trasformerà in un festival “diffuso” in varie location in giro per la città.

In tutto saranno più di 50 eventi in quattro giorni, tre sedi, 70 case editrici e oltre 100 tra ospiti e autori del momento che saranno spalmati sui romantici Lungarni pisani.  Nello specifico nello scenografico complesso degli Arsenali Repubblicani di Pisa, nell’area della Cittadella, sul Lungarno Simonelli si terrà la fiera vera e propria, con gli stand degli editori indipendenti.

Mentre due dei più amati e affascinanti musei della città di Pisa, Palazzo Blu sul Lungarno Gambacorti e il Museo delle Antiche Navi di Pisa sul Lungarno Simonelli a pochi metri dagli Arsenali, accoglieranno invece gli incontri con gli autori, le presentazioni dei libri, i laboratori e le masterclass. L’ingresso alla fiera e a tutti gli eventi sarà gratuito e sarà richiesta l’esibizione del Green Pass.

Michele Conti sindaco di Pisa ha dichiarato: “Negli anni, il Pisa Book si è ritagliato un posto di rilievo nel calendario culturale della città oltre che un appuntamento importante tra gli eventi dedicati al libro e alla lettura a livello nazionale ed internazionale. Come ogni altra iniziativa lo scorso anno il PisaBook ha dovuto cambiare formula spostandosi a Palazzo Blu e trasferendosi sulla Rete. Credo che quella di Lucia Della Porta di dare continuità al festival sia stata una scelta di grande valore, una scelta che interrogandoci sull’importanza sulla fruizione della cultura e dei luoghi deputati, ci ritroviamo quest’anno come patrimonio comune. L’anno in cui la pandemia non è ancora stata sconfitta ma che con la vaccinazione, i green pass e la consapevolezza di dover convivere con il virus, possiamo tornare alla formula classica del festival, con gli stand in presenza.
Come Comune, crediamo molto nel valore della cultura come volano di crescita per la comunità; per questo lo sosteniamo pienamente, quest’anno mettendo a disposizione anche gli Arsenali Repubblicani, un luogo da sfruttare maggiormente perché si affaccia sul circuito dei Lungarni che rappresenta uno dei punti di forza della nostra città grazie a quel circuito museale rappresentato dal Museo delle Navi, a Palazzo Reale, al San Matteo, al Muse della Grafica e a Palazzo Blu.
Il Pisa Book Festival è uno dei soggetti importanti più importanti di questo sistema, in cui si inserisce in forma di evento consolidato e appuntamento atteso, in questa versione inedita e diffusa che coinvolge maggiormente la città. Mi auguro che, con questa nuova formula, riuscirà a incontrare tanti potenziali nuovi lettori, portare visitatori fra gli stand e sostenere  la promozione dell’editoria indipendente, che riguarda anche realtà pisane, che si traduce in un sostegno al pluralismo e alle nuove idee e la promozione della cultura e della diffusione dei libri”.

Arsenali, Pisa

Gli incontri con gli autori

Oltre alla fiera degli editori, cuore del Pisa Book Festival sono gli incontri con gli autori del momento, i loro libri di successo e le anteprime. Grazie alla collaborazione con il Regno dei Paesi Bassi, giovedì 30 settembre alle 18, nell’Auditorium del Museo delle Antiche Navi Ilja Pfeijffer con il suo “Grand Hotel Europa” (Nutrimenti) proporrà ai lettori la sua riflessione sull’identità europea.

Da segnalare anche gli incontri con molte autrici: Caterina Soffici presenterà il suo successo editoriale “Quello che possiedi” (Feltrinelli), Teresa Ciabatti in compagnia di Vanni Santoni per la rubrica Made in Tuscany racconterà il suo “Sembrava Bellezza” (Mondadori), Nadeesha Uyangoda presenta “L’unica persona nera della stanza” (66thand2nd), Marina Lalovic sarà al PBF con la sua “Cicala” (Bottega Errante).

Ci sarà anche spazio per la poesia con Francesca Matteoni (Ciò che il mondo separa – Marcos y Marcos) e Elisa Donzelli (Album – Nottetempo) e la master class di Sebastiano Mondadori, Invito alla Poesia.

Gran ritorno per uno degli ospiti più amati del PBF, Marco Vichi che porterà con sé le sue “Ragazze smarrite” con letture di Lorenzo Degl’Innocenti. Nella saggistica si segnala l’incontro di domenica 3 a Palazzo Blu con Adriano Prosperi e il suo “Tremare è umano. Una breve storia della paura” (Solferino).

Tra gli eventi anche uno speciale Omaggio a Tuono Pettinato, il fumettista e illustratore originario di Pisa scomparso nel mese di giugno. L’artista sarà ricordato, venerdì 1 ottobre alle 11.30, a Palazzo Blu, da Andrea Ercolani, Francesco D’Erminio (Ratigher) e Matteo Pelliti con la conduzione di Fabio Galati.

Per la prima volta a Pisa arriva Federico Palmaroli, l’amatissimo autore de “Le più belle frasi di Osho”, e presenta il suo libro di successo “Vedi de fa poco ‘o spiritoso” (Rizzoli).

L’omaggio a Dante Alighieri nei 700 anni dalla morte

Gran finale del Pisa Book Festival con la giornata dedicata a Dante, in programma domenica 3 ottobre a Palazzo Blu. Si inizia alle 11 con “La voce di Dante. Performance dantesche tra teatro tv e nuovi media” con Paolo Gervasi e Alberto Casadei e si prosegue alle 15 con “Cento voci contemporanee per la Commedia di Dante” con Edoardo Rialti, Francesca Matteoni e Vanni Santoni. Alle 18 il grande evento con Massimo Bray, direttore editoriale dell’Enciclopedia Italiana Treccani, che assieme a Lina Bolzoni e Giorgio Bacci presenterà “La commedia di Dante nello specchio delle immagini”.

Palazzo Blu

La prima edizione del Pisa Book Translation Award

Novità del 2021, quest’anno debutta la prima edizione del Pisa Book Translation Award un premio realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa e dedicato alla traduzione letteraria. Una giuria popolare composta da studenti universitari, docenti e lettori forti sarà chiamata a decretare il vincitore tra uno dei testi finalisti selezionati dal Comitato Scientifico del Premio.

Roberta Ferrari presidente del Pisa Book Translation Award ha dichiarato: “La prima edizione del Pisa Translation Award consolida la felice e longeva collaborazione tra il Pisa Book Festival e il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa. In particolare, per la natura stessa dell’attività didattica e di ricerca dei nostri docenti, le iniziative che ci hanno coinvolto hanno riguardato molto spesso, anche in passato, la traduzione. Il Premio rappresenta il coronamento di questo percorso: i docenti del Dipartimento che, insieme a me e a Lucia Della Porta, fanno parte della giuria scientifica – Alberto Casadei, Roberta Cella e Enrico Di Pastena – hanno aderito con entusiasmo e siamo molto felici perché gli editori hanno risposto con altrettanto entusiasmo, come dimostra il cospicuo numero di testi ricevuti, tra narrativa e saggistica, tradotti da ben undici lingue diverse. Starà ora alla giuria popolare decretare il vincitore tra i tre finalisti  Sonia Piloto Di Castri, Stefano Musilli e Sydney Vicidomini. A noi è toccato l’onore di attribuire il premio di traduzione alla carriera, un altro riconoscimento importante, che quest’anno andrà a Bruno Mazzoni, finissimo traduttore di Cãrtãrescu, Blandiana, Blecher, Müller e, da decenni, infaticabile ambasciatore della cultura e della letteratura romena in Italia”.

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